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[SM=g27998] Orazione 23

NELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO

1. L’ANIMA UMANA, IMMAGINE DELLA TRINITÀ


O Trinità eterna, unico Dio! O Dio, uno per essenza e trino per le Persone, mi sia lecito paragonarti a questo: sei una vite che ha tre tralci.
Tu hai fatto l’uomo a tua immagine e somiglianza perché, per le tre facoltà che ha nell’anima, assomigli alla tua Trinità e alla tua Unità. E come si assomiglia, così anche si congiunge:
per la memoria assomiglia e si unisce al Padre, al quale si attribuisce la potenza; per l’intelletto assomiglia e si unisce al Figlio, al quale si attribuisce la sapienza; per la volontà assomiglia e si unisce allo Spirito Santo, al quale si attribuisce la clemenza, e che è l’amore del Padre e del Figlio.

2. INVOCAZIONE A SAN PAOLO

O buon Paolo, tu hai ben riflettuto su questa cosa, tu che veramente hai saputo da dove venivi e dove andavi, e non solo dove andavi, ma anche per quale via andavi, perché hai conosciuto il principio e il fine tuoi, e per quale via potessi andare al tuo fine. E così hai congiunto le facoltà della tua anima alle Persone divine, perché hai congiunto la memoria al Padre, ricordandoti perfettamente che lui è il principio dal quale procede ogni cosa, non solamente le cose create, ma anche le stesse Persone divine secondo il modo a loro proprio; di conseguenza in nessun modo hai dubitato che lui è il tuo principio.
Hai congiunto la facoltà dell’intelletto al Figlio, Verbo, intendendo perfettamente tutto l’ordine delle cose create in riferimento alloro fine, che è lo stesso principio ordinato dalla medesima sapienza del Verbo; e perché ciò apparisse più manifestamente, il Verbo si fece carne e abitò tra noi, perché, essendo verità, con le sue opere si facesse via per andare alla vita, per la quale siamo stati creati, e di cui ci eravamo privati.
Hai congiunto la volontà allo Spirito Santo, amando perfettamente quell’amore, quella clemenza che sapevi essere causa della creazione e di ogni grazia data a te senza alcun merito precedente; e sapevi che la divina clemenza ha fatto questo solo al fine di farti felice e beatificarti.
Per questo tu in questo giorno, dopo che dallo stesso Verbo sei stato convertito dall’errore alla verità e dopo che hai ricevuto il dono di essere rapito e di vedere la divina essenza in tre Persone, spogliato di quella visione, ritornando nel corpo, ovvero nei sensi, sei rimasto vestito solo della visione del Verbo incarnato. Nella quale, considerando attentamente che lo stes1so Verbo incarnato, sostenendo continue pene, ha operato l’onore del Padre e la salvezza nostra, ti sei fatto assetato e desideroso di sostenere pene affinché, dimentico di tutte quante le altre cose, confessassi di non sapere altro che Gesù Cristo, e questi crocifisso.
ié nel Padre e nello Spirito Santo non può esserci pena, pare che ti sia quasi dimenticato di quelle Persone, e dici che conosci solo il Figlio, e proprio in quanto sostenne pene crudelissime, aggiungendo «e questi crocifisso».

Orazione 24

IN VOCAZIONE ALLA TRINITÀ


S. Caterina con una triplice invocazione confessa la sua fede nella potenza della Santissima Trinità, in un momento di grave lotta con coloro che chiama suoi «nemici».
Potenza dell’eterno Padre, aiutami; sapienza del Figlio, illumina l’occhio del mio intelletto; dolce clemenza dello Spirito Santo, infiamma e unisci il mio cuore a te.
Confesso, Dio eterno, che la tua potenza è forte e efficace a liberare la Chiesa e il tuo popolo, a strappano dalle mani del demonio e a fermare la persecuzione verso la santa Chiesa, a darmi vittoria e fortezza contro i miei nemici.
Confesso che la sapienza del tuo Figlio, che è una sola cosa con te, può illuminare l’occhio del mio intelletto e quello del tuo popolo e togliere le tenebre della tua dolce sposa.
Confesso ancora, dolce eterna bontà di Dio, che la clemenza dello Spirito Santo con la sua ardente carità vuole infiammare e unire a te il mio cuore e i cuori di tutte le creature ragionevoli.
Dunque costringo te, poiché sai e puoi e vuoi - la tua potenza, eterno Padre, la sapienza del tuo Figlio unigenito per il suo prezioso sangue, la clemenza dello Spirito Santo, fuoco e abisso di carità che tenne il tuo stesso Figlio sospeso e inchiodato sulla croce - a fare misericordia al mondo e a dare il calore della carità con la pace e l’unione nella santa Chiesa.
Io voglio che non indugi più: prego che la tua infinita bontà ti costringa a non chiudere l’occhio della tua misericordia.
Gesù dolce, Gesù amore.