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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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LIBRO DEL SIRACIDE

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 12:27
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Sesso: Maschile
03/09/2009 12:23

38         1Onora il medico per le sue prestazioni,

perché il Signore ha creato anche lui.

2Dall’Altissimo infatti viene la guarigione,

e anche dal re egli riceve doni.

3La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,

egli è ammirato anche tra i grandi.

4Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,

l’uomo assennato non li disprezza.

5L’acqua non fu resa dolce per mezzo di un legno,

per far conoscere la potenza di lui?

6Ed egli ha dato agli uomini la scienza

perché fosse glorificato nelle sue meraviglie.

7Con esse il medico cura e toglie il dolore,

8con queste il farmacista prepara le misture.

Certo non verranno meno le opere del Signore;

da lui proviene il benessere sulla terra.

 

9Figlio, non trascurarti nella malattia,

ma prega il Signore ed egli ti guarirà.

10Allontana l’errore, regola le tue mani,

purifica il cuore da ogni peccato.

11Offri l’incenso e un memoriale di fior di farina

e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.

12Poi ricorri pure al medico, perché il Signore ha creato anche lui:

non stia lontano da te, poiché c’è bisogno di lui.

13Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani;

14anch’essi infatti pregano il Signore

perché conceda loro di dare sollievo

e guarigione per salvare la vita.

15Chi pecca contro il proprio creatore

cada nelle mani del medico.

 

16Figlio, versa lacrime sul morto,

e come uno che soffre profondamente inizia il lamento;

poi seppelliscine il corpo secondo le sue volontà

e non trascurare la sua tomba.

17Piangi amaramente e alza il tuo caldo lamento,

il lutto sia proporzionato alla sua dignità,

un giorno o due per evitare maldicenze,

poi consólati del tuo dolore.

18Infatti dal dolore esce la morte,

il dolore del cuore logora la forza.

19Nella disgrazia resta il dolore,

una vita da povero è maledizione del cuore.

20Non abbandonare il tuo cuore al dolore,

scaccialo ricordando la tua fine.

21Non dimenticare che non c’è ritorno;

a lui non gioverai e farai del male a te stesso.

22Ricòrdati della mia sorte, che sarà anche la tua:

ieri a me e oggi a te.

23Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo ricordo;

consólati di lui, ora che il suo spirito è partito.

 

24La sapienza dello scriba sta nel piacere del tempo libero,

chi si dedica poco all’attività pratica diventerà saggio.

25Come potrà divenire saggio chi maneggia l’aratro

e si vanta di brandire un pungolo,

spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro

e parla solo di vitelli?

26Dedica il suo cuore a tracciare solchi

e non dorme per dare il foraggio alle giovenche.

27Così ogni artigiano e costruttore

che passa la notte come il giorno:

quelli che incidono immagini per sigilli

e con pazienza cercano di variare le figure,

dedicano il cuore a riprodurre bene il disegno

e stanno svegli per terminare il lavoro.

28Così il fabbro che siede vicino all’incudine

ed è intento al lavoro del ferro:

la vampa del fuoco gli strugge le carni,

e col calore della fornace deve lottare;

il rumore del martello gli assorda gli orecchi,

i suoi occhi sono fissi sul modello di un oggetto,

dedica il suo cuore a finire il lavoro

e sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.

29Così il vasaio che è seduto al suo lavoro

e con i suoi piedi gira la ruota,

è sempre in ansia per il suo lavoro,

si affatica a produrre in gran quantità.

30Con il braccio imprime una forma all’argilla,

mentre con i piedi ne piega la resistenza;

dedica il suo cuore a una verniciatura perfetta

e sta sveglio per pulire la fornace.

 

31Tutti costoro confidano nelle proprie mani,

e ognuno è abile nel proprio mestiere.

32Senza di loro non si costruisce una città,

nessuno potrebbe soggiornarvi o circolarvi.

Ma essi non sono ricercati per il consiglio del popolo,

33nell’assemblea non hanno un posto speciale,

non siedono sul seggio del giudice

e non conoscono le disposizioni della legge.

Non fanno brillare né l’istruzione né il diritto,

non compaiono tra gli autori di proverbi,

34ma essi consolidano la costruzione del mondo,

e il mestiere che fanno è la loro preghiera.

 

Differente è il caso di chi si applica

a meditare la legge dell’Altissimo.

 

 

39         1Egli ricerca la sapienza di tutti gli antichi

e si dedica allo studio delle profezie.

2Conserva i detti degli uomini famosi

e penetra le sottigliezze delle parabole,

3ricerca il senso recondito dei proverbi

e si occupa degli enigmi delle parabole.

4Svolge il suo compito fra i grandi,

lo si vede tra i capi,

viaggia in terre di popoli stranieri,

sperimentando il bene e il male in mezzo agli uomini.

5Gli sta a cuore alzarsi di buon mattino

per il Signore, che lo ha creato;

davanti all’Altissimo fa la sua supplica,

apre la sua bocca alla preghiera

e implora per i suoi peccati.

6Se il Signore, che è grande, vorrà,

egli sarà ricolmato di spirito d’intelligenza:

come pioggia effonderà le parole della sua sapienza

e nella preghiera renderà lode al Signore.

7Saprà orientare il suo consiglio e la sua scienza

e riflettere sui segreti di Dio.

8Manifesterà la dottrina del suo insegnamento,

si vanterà della legge dell’alleanza del Signore.

9Molti loderanno la sua intelligenza,

egli non sarà mai dimenticato;

non scomparirà il suo ricordo,

il suo nome vivrà di generazione in generazione.

10I popoli parleranno della sua sapienza,

l’assemblea proclamerà la sua lode.

11Se vivrà a lungo, lascerà un nome più famoso di mille altri

e quando morrà, avrà già fatto abbastanza per sé.

 

12Dopo aver riflettuto, parlerò ancora,

sono pieno come la luna nel plenilunio.

13Ascoltatemi, figli santi, e crescete

come una rosa che germoglia presso un torrente.

14Come incenso spargete buon profumo,

fate sbocciare fiori come il giglio,

alzate la voce e cantate insieme,

benedite il Signore per tutte le sue opere.

15Magnificate il suo nome

e proclamate la sua lode,

con i canti delle labbra e con le cetre,

e nella vostra acclamazione dite così:

 

16Quanto sono belle tutte le opere del Signore!

Ogni suo ordine si compirà a suo tempo!

17Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».

Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo.

Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa,

a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque.

18A un suo comando si realizza quanto egli vuole,

e nessuno potrà sminuire la sua opera di salvezza.

19Le opere di ogni uomo sono davanti a lui,

non è possibile nascondersi ai suoi occhi;

20egli guarda da un’eternità all’altra,

nulla è straordinario davanti a lui.

21Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».

Tutto infatti è stato creato con uno scopo preciso.

 

22La sua benedizione si diffonde come un fiume

e come un diluvio inebria la terra.

23Così i popoli erediteranno la sua ira,

come trasformò le acque in deserto salato.

24Le sue vie sono diritte per i santi,

ma per gli empi sono piene d’inciampi.

25Per i buoni i beni furono creati sin da principio,

allo stesso modo i mali per i peccatori.

26Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono:

acqua, fuoco, ferro, sale,

farina di frumento, latte, miele,

succo di uva, olio e vestito.

27Tutte queste cose sono un bene per i buoni,

allo stesso modo si volgono in male per i peccatori.

 

28Ci sono venti creati per castigare

e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;

quando verrà la fine, scateneranno violenza

e placheranno lo sdegno del loro creatore.

29Fuoco, grandine, fame e morte

sono tutte cose create per il castigo.

30Denti delle fiere, scorpioni, vipere

e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.

31Si rallegrano quando lui li comanda,

stanno pronti sulla terra secondo il bisogno

e al momento opportuno non trasgrediscono la sua parola.

 

32Di questo ero convinto fin dal principio,

vi ho riflettuto e l’ho messo per iscritto:

33«Le opere del Signore sono tutte buone;

egli provvederà a ogni necessità a suo tempo».

34Non bisogna dire: «Questo è peggiore di quello».

Tutto infatti al tempo giusto sarà riconosciuto buono.

35E ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca,

e benedite il nome del Signore.

 

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