QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Lettere sulla Fede e la sua integrità di un sacerdote ad una Mamma

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 20:28
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.222
Sesso: Femminile
03/09/2009 20:28

XI. La fede e la scienza.

Lo sapete: l'uomo nasce ignorante. Non esce dall'ignoranza se non con difficoltà: costa fatica imparare, e piú elevata è la scienza che vogliamo acquisire, piú fatica ci costa.

Il male è cosí grande che non soltanto facciamo fatica a imparare, ma troppo spesso troviamo in noi una sciagurata ripugnan­za per lo studio, ripugnanza che ci farebbe gustare una specie di tranquillità, una felicità del tipo stupido, a non saper nulla.

E tuttavía non è che ci piaccia l'ignoranza in sé: quel che ci piacerebbe sarebbe non fare lo sforzo necessario per arrivare alla scienza.

Noi cristiani conosciamo la causa d'uno stato cosí lamentevole: la fede, infatti, ci mostra in esso uno degli effetti del peccato originale.

Quando Dio, col battesimo, cancella in noi il peccato originale, ci dà la fede, e con la fede il bisogno di conoscere le verità cristiane e l'inclinazione a riceverle e conservarle.

Questo bisogno delle anime non è di quelli che si possano trascurare. La Chiesa vi risponde col catechismo. Ma purtroppo le lezioni del catechismo durano poco, e troppo facilmente vengono dimenticate: l'educazione cristiana è assai trascurata nelle scuole, quando addirittura non vi manca del tutto. Ne consegue che i cristiani in genere non sono sufficientemente istruíti su ciò che pure hanno un rigoroso bisogno di conoscere per conservare la loro fede, per praticarla fedelmente, per conservarla intatta fino al termine del loro percorso.

Ecco la condizione presso che generale dei cristiani che hanno finito gli studi alla scuola primaria.

Ma abbiamo scuole secondarie, scuole superiori, persino l'Uni­versità. Se da qualche parte c'è la scienza, è là che dev'essere.

A proposito della scienza vorrei, Signora, farvi notare un fenomeno di cui, assai a torto, non si tien conto.

Poiché la fiaccola della fede è accesa nel mondo, e accesa per mano di Dio, è per ciò stesso inestinguibile. Brilla nonostante tutto. Tutti gli spiriti lo sanno; e allora, a causa del bisogno di sapere che la fede depone in noi col battesimo, in coloro che hanno l'amore della scienza avviene un lavoro interiore che li spinge a conquiste grandio­se sull'ignoranza: essi vogliono sapere.

Noi diciamo che questo è un effetto della fede: ed è il fenomeno piú notevole e meno notato che vi sia al mondo. Vi si faccia bene attenzione: in nessun luogo gli spiriti lavorano tanto per la scienza quanto dove c'è la fede. Forse che l'Asia o l'Africa sono animate da questa passione della scienza che vediamo cosí ardente nella nostra Europa battezzata? Assolutamente no. Là gli spiriti dormono, qui sono desti. La ragione della differenza è facile a cogliersi. La fiaccola della fede là è spenta. Non si battezza. Qui si battezza, e la fede versa in mezzo a noi le sue luci piú potenti e piú abbondanti. E gli spiriti, stimolati dall'operazione dello Spirito di Dio che ci ha dato la fede, s'accendono d'un bel fuoco per la scienza: ancora una volta, voglio­no sapere.

Tutti i battezzati hanno ricevuto lo stimolante divino. E nei nostri scienziati, il punto di partenza è la fede. Ma alcuni l'hanno conservata, altri perduta. Gli spiriti camminano da quel momento su vie molto diverse, pur avendo ricevuto gli uni e gli altri, nel dono della fede, l'energía del desiderio che li porta verso la scienza,).

Per una conseguenza logica, la scienza tenderà verso due scopi diversi, a seconda che gli spiriti abbiano conservato o perduto la fede. E mai come ai nostri giorni, forse, s'è potuta osservare tanto chiaramente questa sorta di biforcazione nella direzione seguita dalla scienza.

Esiste oggi una scienza che vuol credere: in ciò cammina verso il vero, secondo Dio, e secondo la legge immutabile dello sviluppo dello spirito umano.

Esiste anche una scienza che non vuol credere: e farebbe di tutto per mantenersi in un rifiuto che tuttavía non è affatto scientifico: non credere.

Dall'una e dall'altra parte vediamo spiriti attivissimi, ardentissimi, ansiosissimi d'arrivare allo scopo. Dall'una e dall'altra parte scuole, lavori seri, e un'emulazione che sarebbe egualmente lodevole, se lo scopo perseguito fosse egualmente legittimo.

Bisogna dirlo: la scienza che cammina contro la fede oggi tiene un linguaggio tracotante. Ha per sé mille appoggi nel mondo esterno. Forte della sua impalcatura, aspira a spegnere la fiaccola divina della fede.

Ma in tutto questo non c'è nulla di nuovo. Leggiamo nel libro piú antico del mondo che gli uomini si dissero un giorno: All'opera! costruiamo una torre che salga fino al cielo. Si misero all'opera, costruírono una torre, e non scalarono il cielo.

Allo stesso modo gli uomini di oggi si dicono: All'opera! eleviamo l'edificio della scienza, e daremo la scalata alla fede. Lavorano, e il loro edificio, come quello dei loro predecessori, si chiamerà Babele.

L'uomo non ha creato la luce; il giorno in cui crederà d'aver provato che la luce non è che tenebre, Dio gli griderà: Maledetto! Lo chiamerà al suo giudizio, e continuerà a versare nelle anime la luce della fede.

La scienza che combatte la fede non raggiungerà lo scopo. Non prevarrà contro la fede, è evidente; ma per di piú non sussisterà neppure come scienza: finirà, la Scrittura lo dice, col dissolversi.

La scienza sarà salvata dagli uomini di fede: e per essi è sacro dovere avanzare sia nella scienza sia nella fede.

Ecco lo spettacolo che ci offre oggi il mondo. Qui l'ignoranza, purtroppo, è il corredo della maggioranza. Altrove, la fede; e poi, dov'è la fede, la scienza, fedele negli uni, infedele negli altri; da una parte tesa a lottare contro la fede, contro lo stesso Dio; dall'altra impegnata ad abbattere, seguendo San Paolo, tutto quanto abbia la pretesa di levarsi contro Dio.

La lotta è ingaggiata, la mischia è accanita; e benché Dio debba rimaner vincitore sempre e dappertutto, noi ci auguriamo che i credenti non síano mai in ritardo. All'opera, diremo loro; e se quelli che hanno perduto la fede lavorano per Babele, noi, credenti, edifi­chiamo Gerusalemme.

Credo.



XII. Sulla necessità d'avere una fede lucida.

L'apostolo San Pietro, scrivendo ai primi fedeli, e istruendo in essi i fedeli di tutti i tempi, diceva: "Siate sempre pronti a rispondere in difesa della religione a chiunque vi domandi la ragione della speranza che è in voi".

Ciò che traduciamo con a rispondere in difesa della religione è espresso nel testo di San Pietro con una sola parola. Egli dice, alla lettera: "Siate sempre pronti all'apologia (o per l'apologia)"; ciò significa che, secondo le solenni istruzioni del nostro Santo Padre il papa San Pietro, ogni cristiano dev'essere sempre pronto all'apologia, alla difesa della religione, di fronte a chiunque gli domandi la ragione della speranza ch'egli porta in sé.

Bisogna pesare le parole di San Pietro: sempre pronti, a chiun­que. Evidentemente, per essere sempre cosí pronti, pronti di fronte a chiunque, ci vuole una dose d'istruzione cristiana, che oggi non è comune fra i cristiani.

Ma, per timore di non sembrare esagerato in alcunché, voglio dare la parola a un interprete che non si potrebbe respingere, Traduco: "Ecco il pensiero di San Pietro: Poiché gl'infedeli chiamano vana la speranza che voi avete da Gesú Cristo d'una vita futura e d'una gloria eterna, vi avviso d'aver sempre pronta una risposta con la quale voi possiate dimostrare che la vostra fede e la vostra speranza poggiano su ragioni solide, sia che abbiate di fronte un contraddittore, sia un uomo semplicemente desideroso d'istruirsi, il quale vi doman­di perché voi disprezzate i beni della vita presente, e soffrite quaggiú tanti mali.

Non bisogna però interpretare ciò nel senso che San Pietro esiga che tutti i cristiani síano dei teologi, capaci di dissertare sui dogmi della fede, sia come dottori, sia come apologeti.

San Pietro esige da ciascun fedele una cosa soltanto: ch'egli possa rispondere in modo soddisfacente, secondo le sue capacità, a chi lo interroghi e gli domandi ragione di quanto crede e spera come cristiano.

Ci sono in effetti delle ragioni generali con le quali ogni cristiano poteva sempre difendersi contro i pagani, e rispondere a chi lo interrogava: per esempio, che la religione cristiana è stata annun­ciata dai profeti, che è stata confermata da innumerevoli miracoli operati dal Cristo e dagli apostoli, che insegna la giustizia, l'innocen­za e la carità spinte fino all'amore dei nemici, che è una religione castissima. Oppure: che il mondo è governato dalla provvidenza d'un Dio unico, la quale esige che alla fine ciascuno riceva secondo le proprie opere; che nulla è impossibile a Dio; che non ci si deve meravigliare se la nostra fede e la nostra speranza sorpassano l'intelligenza umana, dal momento che nella natura stessa vi sono tante cose che il nostro spirito non riesce a penetrare.

Allo stesso modo, ai nostri tempi, vi sono buone ragioni e argomenti generali, che sono come dei primi principii, su cui bisogna che i fedeli síano istruiti (e istruiti dai loro parroci) per rispondere agli eretici che attaccano la fede cattolica, o che ne vogliono discutere. Questi principii sono: che la Chiesa di Gesú Cristo è una, e che è visibile e manifesta; ch'essa s'è perpetuata dagli apostoli fino a noi attraverso la successione dei vescovi; che ha avuto nel suo seno un gran numero di santi martiri e confessori, che in tempi diversi hanno confermato e suggellato la fede cattolica con la loro dottrina e i loro miracoli; che la Scrittura ci prescrive d'ascoltare questa Chiesa che è la colonna e la base della verità.

È in questo senso che San Giovanni istruísce i fedeli, al capitolo IV della sua prima Lettera. Dopo aver detto: Saggiate gli spiriti, per sapere se sono da Dio, egli prescrive loro questo stesso metodo generale di saggiare la fede, quando dice: Chi conosce Dio ci ascolta, cioè ascolta gli apostoli e i loro successori; chi non è da Dio, non ci ascolta. Da questo soltanto noi riconosciamo lo spirito di verità e lo spirito dell'errore".

Il nostro commentatore aggiunge: "Ciò non di meno, è assai opportuno che i fedeli possiedano, secondo le loro capacità, le ragioni piú particolari e le prove speciali, per poter rispondere" a chiunque.

La parola di San Pietro e le spiegazioni del suo commentatore vi mostrano a sufficienza, Signora, quale dev'essere la fede dei cristiani.

Non abbiamo piú che una parola da dire, e sarà la preghiera degli apostoli a Nostro Signore: Adauge nobis fidem! Signore, aumenta la nostra fede! (Luca, 17, S).

Diciamo insieme: Credo.

Padre Emmanuel


[SM=g27998]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:22. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com