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03/09/2009 23:22 | |
SATANA NEL MONDO
Di Don Tomaselli Giuseppe
(EPISODIO CONTEMPORANEO)
INTRODUZIONE
Nella vita sacerdotale mi sono capitati dei casi di ossessione ed ho dovuto interessarmene col permesso delle Autorità Ecclesiastiche.
In una mia pubblicazione « Gli Angeli Ribelli » avendo accennato a qualche episodio del genere, parecchie persone si sono rivolte a me per essere esorcizzate.
Per lo più si è trattato di malattie nervose ed ho inviato i pazienti al dottore per farsi curare; qualche volta si è trattato di vera ossessione, ma non ho potuto interessarmene perchè impedito dal denso lavoro quotidiano.
Diversi Vescovi mi hanno invitato a prestare la mia modesta opera in casi specifici; però ho sempre risposto non essermi possibile assumere tali impegni e che si rivolgessero ad altri Sacerdoti.
Dopo quindici anni di tregua sono stato, per così dire, costretto a prestarmi; il Signore mi ha messo nell'occasione di giovare ad un afflitto uomo.
Ora, vista l'utilità, credo bene presentare lo svolgimento dell'episodio, con qualche rilievo personale.
Ho fiducia che i buoni ne approfitteranno; mi auguro che i tiepidi s'infervorino e che gl'indifferenti si scuotano.
L'OSSESSIONE
PRELUDIO
Per comprendere meglio quanto si verrà esponendo, occorre un preludio. Dio creò i Puri Spiriti, cioè gli Angeli, distribuiti in nove cori.
Gli Angeli sono esseri superiori all'uomo, dotati d'intelligenza e di volontà; però non hanno corpo.
L'Angelo più bello era Lucifero, che significa « Portatore di luce ».
Questi Puri Spiriti prima di essere confermati in grazia dovettero sottostare ad una prova; la Divina Sapienza aveva decretato ciò.
Secondo San Tommaso D'Aquino e secondo i più celebri Padri della Chiesa, la prova degli Angeli non avrebbe potuto essere altra che questa:
La seconda Persona della Santissima Trinità, il Figlio Eterno del Divin Padre, nella pienezza dei tempi si sarebbe fatto uomo, pur restando vero Dio, e gli Angeli avrebbero dovuto adorarlo anche nella sua natura umana.
Lucifero, dotato di qualità eccellentissime, pensando che un giorno avrebbe dovuto umiliarsi davanti al Figlio di Dio Incarnato, sentì in se tanto orgoglio da dire: - Se si farà uomo, non lo adorerò ne lo servirò.
Un grande numero di Angeli si unì a lui per ribellarsi.
Noi conosciamo in qualche modo ciò che avvenne in quella lotta in Cielo, poiche Dio lo manifestò in visione ai Profeti Isaia e Daniele.
Ci fu silenzio in Cielo mentre avveniva la lotta tra il dragone e l'Arcangelo Michele; e si udì una voce di migliaia di migliaia, i quali dicevano: Salute, onore e potenza all'onnipotente Dio!
L'Arcangelo Michele, a capo d'innumerevoli schiere angeliche, si oppose alla superbia di Lucifero, dicendo: Chi è come Dio?
Lucifero, come folgore, fu cacciato dal Cielo e precipitato nell'inferno assieme ai suoi compagni; allora divenne Satana, capo degli Angeli ribelli.
« Come sei caduto dal Cielo, o Lucifero ... tu che dicevi in cuor tuo: Salirò sui Cieli ... innalzerò il trono ... sarò simile all'Altissimo!
« Invece sei precipitato nell'inferno, nel profondo dell'abisso » (Isaia-XIV-12). Finita la grande prova in Cielo, gli Angeli fedeli furono confermati in grazia, cioè divennero impeccabili.
Finchè l'umanità sta sulla terra, è in prova. Chi supera la prova, appena avvenuta la morte del corpo, è confermato in grazia e può godere in eterno le gioie del Paradiso.
Chi invece non supera questa prova, appena emesso l'ultimo respiro, deve andare con Lucifero nell'inferno.
Afferma ciò Gesù Cristo, quando asserisce: Dirò ai cattivi: Andate, maledetti, nel fuoco eterno, preparato a Satana ed ai suoi Angeli! (Matteo, - XXV - 41). Le vie del Signore sono investigabili. A noi tocca accettare quanto la Divina Sapienza dispone.
Lucifero e gli Angeli ribelli furono cacciati nell'inferno; però Dio permette a Lucifero ed agli altri demoni una certa libertà, ma sempre nei limiti da Lui stabiliti. Per questa misteriosa libertà i demoni possono andare in giro per il mondo. Vagano; e siccome sono confermati nel male, lavorano per spingere gli altri al male.
Il Signore sa ricavare il bene anche da questo lavorio diabolico.
Il demonio, essendo un puro spirito e non potendo perciò essere visibile agli occhi umani, talvolta prende sembianze sensibili; infatti, quando tentò Adamo ed Eva, prese la sembianza di serpente.
Se Dio permette, il demonio può tormentare un corpo umano, come avvenne a Giobbe, di cui parla la Sacra Scrittura.
Non solo può tormentare, ma può addirittura impossessarsi di un corpo vivente, ad esempio, di un animale, come risulta dall'episodio evangelico, in cui si narra che i demoni invasero migliaia di maiali, che pascolavano nei pressi di Gerasa e poi tutti si precipitarono nel lago di Genezareth.
Può anche prendere possesso del corpo umano, ma non dell'anima. In questo caso ha luogo l'ossessione, cioè in un uomo o in una donna entrano uno o più demoni.
Chi è invaso dal demonio è detto « indemoniato » ovvero « ossesso ». Si rende utile una chiarificazione. L'uomo ha l'anima; questa è uno spirito, fornito di tre facoltà: memoria, intelligenza e volontà. Essendo uno spirito, l'anima non può mettersi direttamente a contatto con il mondo sensibile ed allora si serve del corpo, il quale giustamente è chiamato « strumento dell'anima ».
Quando una persona è invasa dal demonio, avviene questo: l'anima resta libera nelle sue facoltà, però non è più padrona del suo corpo. Come prima dell'invasione il corpo era strumento dell'anima, così, avvenuta l'invasione, diviene strumento del demonio.
Di tutto ciò che il corpo può fare di male quando è posseduto dal demonio, l'anima non darà conto a Dio, perchè non e più essa che agisce e quindi non ha responsabilità morale.
Durante l'esorcismo la persona ossessa non vede i presenti, non ode la voce del Sacerdote ed alla fine non sa nulla di quanto è avvenuto attorno a lei; intanto nel frattempo gli occhi vedono, le orecchie odono, la bocca parla, l'intelligenza è in attività; chi vede, ode, parla e ragiona è il demonio.
Non poche volte ho chiesto a colui che ho esorcizzato: Hai visto ed udito me durante i dibattiti con il demonio? - e la risposta è stata: Non ho visto alcuno e neppure ho udito parlare. -
Al tempo di Gesù gl'indemoniati correvano a Lui per essere liberati. Gesù misericordioso cacciava i demoni e diede agli Apostoli la potestà di cacciarli.
Nel Vangelo sono narrati diversi episodi di ossessione.
Potrebbe pensarsi che, essendo Gesù morto in Croce ed avendo abbattuto Satana, i casi d'invasione diabolica siano terminati. Non è cos?! Gl'indemoniati ci sono stati e ci sono anche al presente.
La Santa Chiesa, che conserva e custodisce il patrimonio affidatole da Gesù Cristo, tra gli Ordini Minori ha messo anche quello dggli Esorcisti, con il compito di liberare gl'indemoniati. - Nel Rituale Romano, ove sono contenute le preghiere ufficiali della Chiesa, trovasi l'Esorcismo solenne, il quale può essere fatto soltanto dal Sacerdote che ne abbia avuta facoltà dal Vescovo.
Nel Rituale, prima delle preghiere, ci sono delle istruzioni, che riguardano il Sacerdote, istruzioni che possono essere conosciute pure dai fedeli, e cioè:
1° Il Sacerdote eserciti l'ufficio di Esorcista per spirito di carità.
2° Non creda facilmente che taluno sia posseduto dal demonio. Si assicuri bene che ci siano dei segni diabolici, ad esempio: parlare lingua straniera o comprenderla, senza che il paziente la conosca; indovinare cose occulte e lontane; avere orrore per le cose sacre; ecc.
3° Il Sacerdote stia attento per non cadere nelle insidie diaboliche ed essere ingannato, perché il demonio è molto astuto.
4° Per non essere cacciato il demonio procura di non farsi scoprire e si sforza di far comprendere che i disturbi fisici sono effetto di malattia.
5° Si raccomandi all'ossesso di pregare con la mente, mentre si fanno le preghiere del Rituale.
6° Il Sacerdote preghi con molta fede ed umiltà; non faccia al demonio domande curiose; permetta che assistano all'esorcismo soltanto poche persone e non permetta che alcuno dei presenti parli all'ossesso.
7° L'Esorcista parli al demonio con autorità, comandandogli di tacere quando vorrebbe parlare ed obbligandolo a rispondere soltanto alle domande del Sacerdote.
8° Non presti fede se il demonio finge di essere l'anima di qualche defunto, o di un Santo, ovvero uno Spirito buono, cioè un Angelo.
9° Raccomandi all'ossesso liberato di vivere in grazia di Dio ed in delicatezza di coscienza, per non dare al demonio motivo di ritornare in lui, perché se riuscisse a ritornare, il suo stato sarebbe peggiore del primo.
ESORCISMO
PRIMO INCONTRO
Un giorno, 18 maggio 1965, venne a trovarmi un uomo. Così mi parlò: - Sono stato indirizzato a lei dalle Suore di San Paolo della città. Sono molto sofferente. Sono stato in giro tanto tempo per avere sollievo; ma ormai sono stanco. Mi aiuti lei!
- Di che cosa si tratta?
- Ho disturbi diabolici. Prego, prego, prego sempre. L'unica mia forza è la preghiera.
- Che lavoro compie?
- Prima ero impiegato nell'Amministrazione Provinciale della mia città. A causa dei miei continui e forti disturbi, dovetti lasciare il lavoro.
- Vediamo se i suoi disturbi sono proprio diabolici, poichè potrebbero provenire dal sistema nervoso indebolito. Di salute come sta?
- Fisicamente sto bene. Sono stato da specialisti, ho avuto visite, mi hanno esaminato con i « Raggi X », mi hanno fatto analisi di tante specie ed è risultato sempre u organismo perfettamente sano ». - Quanti anni tiene?
- Trenta quattro.
- Ora dica: Come sono cominciati i suoi disturbi?
- Circa sette anni addietro all'improvviso cominciai a sentirmi male, in tutto il corpo, come oppresso da un peso. E poi ... dolore di viscere, dolore alle ossa, la gola serrata ... Mi abbattei e credevo di morire.
Dopo qualche tempo mi apparivano cose strane, ad esempio, un grosso serpente che mi attorcigliava e mi mordeva. Io tremante pregavo.
Spesso, di notte e di giorno, mi apparivano esseri mostruosi, in forma di demoni, e questo mi terrorizzava.
A letto talvolta sentivo tirarmi le coperte; nella mia camera apparivano luci e fiamme.
Per due anni non sapevo a chi confidare le mie pene. Pregavo e solo così avvertivo qualche sollievo. Quando mi decidevo a fare la Comunione, provavo un senso di disgusto; ma mi comunicavo lo stesso.
Siccome pregavo molto, durante la preghiera udivo vicino a me uno che bestemmiava contro Gesù Cristo e contro i Santi. Subito guardavo attorno e non vedevo alcuno.
Mi piacevano le letture sante. Comprai la Bibbia ed altri libri religiosi; ma il demonio, assalendomi, me li faceva strappare.
Poichè i disturbi non cessavano, ed anzi aumentavano, decisi farmi esorcizzare per cacciare il demonio.
Andai in diverse città d'Italia, anche in Francia, a Chalon ed a Lione, per farmi liberare da Sacerdoti capaci. Mi recai anche da Padre Pio, il quale mi disse: Io ti benedico e speriamo che durante il viaggio di ritorno a casa il demonio ti lasci per sempre. -
Invece tutto è continuato come prima. Spesso i demoni, in grandi schiere, mi circondano e mi fanno soffrire.
Avrei tante altre cose da dire, ma ne faccio a meno.
Mentre avveniva il primo incontro di quest'uomo con me, nel mio ufficio venne un Vescovo. Approfittai dell'occasione.
- Eccellenza, quest'uomo è indemoniato. Vorrebbe essere liberato; prega molto e spera.
- Ma è proprio indemoniato? - soggiunse il Vescovo.
- Eccellenza, ecco una prova! L'indemoniato davanti ad un oggetto sacro reagisce subito e questo è uno dei tanti segni dell'ossessione. Voglia osservare! - Appena l'uomo vide il Crocifisso che io tenevo in mano, il demonio si manifestò. L'ossesso indietreggiò, alterò la voce, il suo volto si fece strano e giù bestemmie contro Dio e la Madonna. Poi inveì contro il Vescovo con parole e con gesti triviali, quantunque Sua Eccellenza fosse un Pastore esemplare.
Impallidì il Vescovo e disse:
Tu, o demonio, sarai vinto dalla Madonna. Ti mostri forte con noi, ma la Madonna è più forte di te.
Dopo questa battuta il Vescovo disse a me e ad altri tre presenti: Veramente qui c'è il demonio! -
Allora tracciai un segno di Croce sulla fronte dell'ossesso ed all'istante fu lasciato libero; infatti ritornò normale, risollevato e baciò il Crocifisso con devozione.
Vista la situazione, dissi all'uomo: Lei ha bisogno degli Esorcismi solenni. Per riuscire nell'impresa, che non è facile, occorre tempo. Date le mie occupazioni, non intendo mettermi a fare gli Esorcismi. Si rivolga ad altro Sacerdote, che possa mettersi a sua disposizione. -
L'indemoniato dopo qualche tempo partì dalla mia città e ritornò al luogo natìo.
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