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Satana nel mondo (Esorcismo di padre Giuseppe Tomaselli)

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2009 00:05
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Sesso: Femminile
03/09/2009 23:35

SECONDO INCONTRO

Trascorsero due anni.

Una domenica, mentre rincasavo sul mezzogiorno, un tale si avvicinò e mi baciò la mano. Era l'indemoniato. Gli dissi:

- E lei è in questa città?

- Siccome nella mia città sono co­nosciuto e sento vergogna, preferisco stare qui.

- Ed ora cosa fa?

- Cammino. Devo camminare per almeno cinque ore, anche sotto la piog­gia e con il freddo. Il demonio che ho ad­dosso vuole così.

- Ma ancora non si è liberato?

- E chi mi libera? -

Ne ebbi compassione. - Beh, sog­giunsi, per questa volta mi metterò io. Venga a trovarmi e così si daranno le bot­te al demonio. Intanto preghi!

- E si che prego! Prego continua­mente, con la bocca o con la mente, per sei o sette ore al giorno, invocando il San­gue di Gesù Cristo! Povero me se non pregassi! Ripeto spesso: Satana, ti sgridi Dio! ... Il Sangue di Gesù Cristo ti ab­batta! ... - E mi comunico ogni giorno.

- Dunque si faccia coraggio! Doma­ni l'attenderò.

Vengono a trovarmi tanti. Mentre mi disponevo a fare le forti preghiere per l'in­demoniato, giunsero alcune donne ed al­ cuni uomini, persone già messe a cono­scenza del fatto.

Domandai all'indemoniato, che era piuttosto sereno: Lei permette che assi­stano costoro?

- Niente di male; purché non ci sia qualche fotografo.

- Stia tranquillo! Frattanto si di­sponga. Mentre lotterò con il demonio, lei preghi nella mente. -

Erano presenti un gruppetto di pie donne, un dottore, tre professori, due sot­tufficiali di Questura, alcuni padri di fa­miglia e qualche giovanotto.

Prima d'iniziare dissi:

Se qualcuno ha paura di assistere al­l'esorcismo, si allontani. Raccomando ciò specialmente alle donne. - Si allontanò solo una madre di famiglia.

Continuai: Non fatevi meraviglia se quest'uomo bestemmierà o dirà parolacce; non sarà lui, ma lo spirito maligno. Ed ora mettetevi in ginocchio. Recitiamo tutti l'atto di dolore. Umiliamoci profondamen­te davanti a Dio!

Mentre ci si disponeva a questo, il demonio cominciò a tormentare l'uomo. Subito iniziai la preghiera, dicendo solo nella mia mente:

« Signore, sono nulla al tuo cospetto e molto debole davanti alle potenze in­fernali. Per la dignità sacerdotale, di cui mi hai rivestito per la tua misericordia, per le preghiere dei presenti e per la tua vittoria su Satana, fa' che io possa domi­nare il maligno spirito e permetti che egli dica qualche cosa, che un giorno possa giovare alle anime ».

Quantunque avessi pregato mental­mente, il demonio conobbe il mio pensie­ro e frattanto mi guardava con occhi biechi.

L'ossesso improvvisamente contorse il collo a più riprese, agitava spasimante ora le braccia ed ora le gambe e bestemmiava contro il Signore e la Madonna.

Toccai con il dito le sue labbra e su­bito tacque.

Tenendo poi la mia mano sopra il suo capo, in segno di dominio come Ministro del Signore, gli dissi:

- Se Dio te lo permette, dimmi il tuo nome!

- Sono il principe degli angeli ribel­li, Lucifero! -

Udito ciò, dissi ai presenti: Invochia­mo allora l'Arcangelo San Michele, il vin­citore di Satana.

- Michele, esclamò l'ossesso, ... lo conosco! ... Abbiamo lottato assieme e poi mi ha precipitato ed incatenato negli abissi infernali! -

Tre volte invocammo San Michele e ad ogni invocazione Satana fremeva sem­pre di più, tormentando il paziente.

Continuai: Che peccato hai fatto in Cielo?

- Tu lo sai! ... Mi ribellai a Dio... Del resto, leggi la Scrittura.

- Che Dio ti maledica, o Satana!

- Ma io sono già maledetto!

- Nel nome di Dio, ti comando di rispondere: Come mai tu, che in qualità di capo mandi in giro i demoni e ti servi di loro, questa volta sei venuto in costui tu personalmente?

- Non riescono, perchè lui prega troppo. Ma ora devo lasciarlo e ritornare nel pozzo infernale. Là aspetto voi! Ma quest'uomo andrà altrove. Vi aspetto con me nel fuoco! - Ed alterando la voce da far paura, soggiunse: Ma ... fuoco fuoco!

- Che differenza c'è tra il fuoco della terra e quello dell'inferno?

- Quello della terra è materiale; quello dell'inferno è di potenza divina.

- Se si proponesse a te: Se farai la tale o tal'altra cosa, tu uscirai dall'inferno! - cosa saresti disposto a fare?

- Ipotesi inutile! La mia condanna è eterna.

- Nel nome di Dio, rispondi ancora! Le anime che stanno nell'inferno, per qua­li peccati vi sono cadute?

- Tu lo sai.

- Lo so; è per la disonestà. Ma in modo particolare?

- Per adulterio, per omicidio, per ateismo.

- Se Dio ti permette di parlare, ri­spondi su questo: Quando tu vai in giro per il mondo, cosa fai?

- Tento; lavoro nella mente umana. Spingo alla bestemmia, all'omicidio, al­l'odio, al furto, all'impurità e ad altri pec­cati. Rovino più anime che posso. Ma de­vo anche dire che in questo mio lavoro talvolta sono percosso dal Creatore e daglí Angeli. -

Pensando che le dichiarazioni di Sa­tana, un giorno pubblicate, avrebbero po­tuto essere utili alle anime, continuai ad interrogarlo. Certamente il maligno ri­spondeva perché era obbligato a farlo.

- Che lavoro fai con quelli che si confessano?

- Dopo averli spinti al peccato, li accompagno sino al confessionale; li tento affinchè dicano bugie al Confessore. Però i buoni non mi danno ascolto.

- Presso i moribondi cosa fai?

- Sino all'ultimo dò l'assalto, nella speranza di vincere.

- Se venissero nel mondo coloro che sono nell'inferno, cosa direbbero ai vi­venti? -

A questo non rispose.

Credo che la risposta sia quella data da Gesù Cristo nella parabola del ricco Epulone: Se non ascoltano Mosè ed i Pro­feti, non crederanno nemmeno se uno ri­suscitasse dai morti. - (S. Luca - XVI - 31).

Il che significa: Se certi dannati si presentassero nel mondo e parlassero del­l'inferno, i cattivi li piglierebbero per paz­zi e non crederebbero lo stesso.


Frattanto tutti i presenti guardavano l'indemoniato. I loro volti erano pallidi e gli occhi sbarrati, meravigliati di ciò che vedevano ed udivano. Osservai che i più impressionati erano gli uomini. Esortai tutti ad intensificare la pre­ghiera. Satana inferocì; faceva segni poco educati, gridando: Miserabili, non prega­te! ... Bestemmiate! ... Andate piuttosto a divertirvi al cinema!... -

La rabbia satanica si riversò sull'os­sesso. Questi provava forti attacchi dolo­rosi, ora al cuore, ora alla testa ed ora ad altre membra; compresi ciò perchè egli spasimante portava la mano sulle varie parti del corpo, indicando ove soffriva di più.

Appena poggiavo la mano sacerdotale sulla parte sofferente, all'istante cessava lo spasimo locale. Satana era sotto il do­minio della potestà del Sacerdote.

Intanto facevo internamente atti di umiltà. Guai a me ed all'ossesso se io avessi fatto qualche atto di superbia! Avrei rese nulle le fatiche dell'esorcismo. Il maligno tentò assaltarmi dicendomi pa­role di lode. Per grazia di Dio compresi e respinsi l'assalto.

Vedendosi alle strette, il brutto spi­rito esclamò:

- Maledetto il momento in cui que­st'uomo s'incontrò con te! ... Ti piglierei a schiaffi, come ho fatto con altri; ma non posso farlo! ... E voi, donnacce, che pre­gate, sappiate che io potrei torcervi il collo a tutte; ma non mi è permesso farlo! Voi pregate e con voi c'è la potenza divina!... Posso vendicarmi soltanto sopra questo uomo. Come tormentai Giobbe nel corpo, così tormento questo miserabile! Non pos­so toccare l'anima sua, ma il corpo sì; ed allora lo faccio soffrire, portandolo in giro sotto la pioggia, e lo spavento con or­ribili visioni! -

E qui bestemmie! Gli toccai le labbra e tacque.

- Se è volontà di Dio ed Egli te lo permette, rispondimi:

- Sei solo in quest'uomo?

- Con me ci sono tanti altri. Ho a disposizione una legione di combattenti, demoni a me soggetti. Andiamo in giro per la terra. Conosco tutti e conosco tut­te le lingue ed i dialetti. Potrei parlare in tedesco, francese, inglese, spagnolo, portoghese ...

A queste parole pensai:

Se gli permetto di parlare in lingua estera, forse Dio non sarà contento, quasi io volessi appagare la mia curiosità, e tan­to più che tra le norme degli Esorcisti c'è anche questa: Non si facciano doman­de di curiosità - Inoltre pensai: Questa potrebbe essere un'insidia diabolica, per­chè, ascoltando lui con interesse, smette­remmo tutti di pregare. Per tal motivo non gli permisi di parlare.

Proseguii nelle mie domande:

- Quali luoghi della terra tu pre­ferisci?

- Certamente gli abitati, perché là trovo le anime.

- Se hai altro da dire e Dio te lo permette, parla!

- Ho da dire questo: Devo lasciare quest'uomo e ritornare nel pozzo eterno, ove Michele mi ha incatenato.

- Vedi come Gesù trionfa sopra di te!

- Il Cristo morendo in Croce mi ha schiacciato!

- Anche Maria Santissima ti ha schiacciato il capo!

- Ah, questa Donna! ... Non dirò mai il nome di questa tale! -

I presenti ripetevano a coro: Viva Ma­ria! ... Viva Maria! ... -

La faccia dell'uomo divenne così brut­ta, come mai l'avevo vista; dicevo tra me: Sembra proprio la faccia del diavolo!

- Ed ora, esclamai, va' via Satana! La Madonna deve cacciarti! -

Allora feci nella mia mente la seguente preghiera, invitando i presenti ad unirsi alla mia supplica:

« O Dio, per la bontà che hai avuta nel dare all'umanità la Vergine Santissima per Madre, per il suo Immacolato Conce­pimento, per la sua dignità di Madre di Dio, per la sua Assunzione al Cielo, per la sua potenza quale Regina degli Angeli e dei Santi, ti prego, libera quest'uomo! »

Sull'istante l'uomo esclamò: « Viva Maria! » -

Si alzò da sedere tranquillo e sorri­dente, dicendo: Sento di essere leggero! ... Sono a digiuno, ma ho tanta gioia da non sentire voglia di mangiare!

CHIARIFICAZIONI

- Ed ora, gli chiesi, mi chiarisca qualche cosa. Durante il colloquio che ho tenuto con Satana, lei cosa faceva?

- Pregavo nella mia mente, invo­cando il Sangue di Gesù Cristo.

- Vedeva me e queste persone pre­senti?

- Non vedevo nessuno di voi. Vedevo qui, alla mia sinistra, staccati da voi, centinaia e centinaia di demoni, brutti brutti. Davanti a me, qui, c'era Satana, grande, con le ali come un pipistrello; l'ho visto anche in forma di dragone, cioè, di grossissimo serpente, disteso qui, con la bocca orribile e talvolta mi mordeva.

- Ha sentito me, mentre parlavo con Lucifero?

- Ho sentito nulla.

- Eppure c'è stato un dibattito in­teressante!

- Ma io non so cosa abbia detto.

- Le spiego il fenomeno. In questa lotta con Satana lei era libero nella sua mente e poteva pregare. Il suo corpo in­vece era in potere di Satana, il quale si serviva della sua bocca per rispondere. Non era quindi lei che ragionava e par­lava, ma era Lucifero in persona. Ormai che lei si è liberato, dopo quanto le è avvenuto, cosa potrebbe dire agli altri? - Voglio esortare tutti ad invocare spesso il Sangue di Gesù Cristo, affinchè questo Divin Sangue purifichi l'anima nostra e ci liberi da ogni astuzia del demo­nio. Io ne ho provato la grande efficacia. Sono in pace con il Signore; lo prego e lo amo con tutto il cuore e spero essere fedele a Lui con grande riconoscenza per la liberazione ricevuta. -

C'è da ringraziare il Signore e la Ma­donna del buon esito dell'esorcismo.

COMMENTI

Naturalmente, tutto finito, i presenti all'esorcismo fecero i commenti.

Diceva un professore: Avrebbero do­vuto essere presenti a quanto è avvenuto ora certi professori atei! -

Un altro disse: Ma il demonio, che è intelligente, sapendo che quello che dice giova alle anime, perché l'ha detto?

- L'ha detto perché è stato costretto dalla volontà divina. -

Non sto qui a dire i commenti svariati delle donne.

BENE A SAPERSI

Come ho detto sopra, a principio del­l'esorcismo pregai Dio che permettesse al demonio di dire qualche cosa utile alle anime. Dio si degnò ascoltarmi.

Ora è mio dovere, rendendo pubblico l'episodio, fare i commenti su certe frasi di Satana.

Ed innanzi tutto mi rivolgo ai fami­liari di coloro che dimostrano disturbi strani.

Le malattie nervose sono difficili a curarsi e non di raro sono incurabili. Quando il sistema nervoso è troppo scosso, per esaurimento trascurato, o per abuso di narcotici e di stupefacenti, o per abuso delle passioni corporali, specie nel periodo dello sviluppo, o per forte spa­vento causato da scampato pericolo ... allora potrebbero verificarsi dei fenomeni strani, sia nel parlare che nell'agire.

Se in simili casi si ricorre al medico, la risposta ordinaria è: Sistema nervoso ammalato! ... Fenomeni d'isterismo! -

Qui il medico può arrivare e non oltre. Purtroppo si ricorre al medico quando il male è cronico ed avanzato assai; natu­ralmente le cure sono poco efficaci o quasi inutili.

Con frequenza, dico con frequenza, poichè mi si sono presentati molti casi del genere, i parenti del malato, vista inutile la cura, concludono: Qui non si tratta di malattia; qui c'è la così detta « fattura. ». Il sospetto cade subito o sulla vicina di casa, con cui sono in rottura, o su di un parente, col quale sono in lite, o sul­l'ex-fidanzato o fidanzata, ecc....

Corrono dalla zingara, dalla fattuc­chiera, dal caccia-diavoli, dall'indovino, dalla sonnambula; sborsano senza rim­pianto centinaia e centinaia di migliaia di lire.

L'ultimo, al quale si pensa di ricor­rere, è il Sacerdote.

Si ricorra subito ed unicamente al Ministro di Dio; c'è sempre da guada­gnare, perchè, se si tratta di disturbi na­turali, la Benedizione Sacerdotale è sempre utile; se si tratta dello zampino del de­monio, è proprio e solo il Sacerdote che deve intervenire.

Quando dal complesso dei fatti risul­ta che probabilmente si tratta di disturbi preternaturali, o diabolici, si presenti il caso a Sacerdote competente e dopo alla Curia Vescovile. È competenza dei Vesco­vi giudicare i singoli casi e determinare il Sacerdote che ha da esorcizzare.

In caso di vera ossessione si racco­manda a chi è in tale stato di mantenersi in grazia di Dio, di confessarsi e comu­nicarsi spesso, affinchè il demonio stia a disagio nel suo corpo. E poi, preghi mol­to! Lo stesso facciano i familiari.


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