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QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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I PADRI NELLA LITURGIA - ANNO B

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2009 12:16
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26/09/2009 11:55

PENTECOSTE

PENTECOSTE

 

Letture:         Atti 2,1-11

         1 Corinti 12,3b-7.12-13

         Giovanni 20,19-23

 

1. Abbeverarsi alle fonti della Scrittura

 

         Beviamo dell`acqua viva "che zampilla per la vita eterna" (Gv 4,14; 7,38). Il Salvatore, "diceva questo infatti dello Spirito che dovevano ricevere coloro che avrebbero creduto in lui" (Gv 7,39). Sta` attento infatti a ciò che egli dice: "Dal seno di chi crede in me" - e non si limitò ad affermare, ma citò anche il Vecchio Testamento -, "come dice la Scrittura, scaturiranno torrenti di acqua viva" (Gv 7,38). Non torrenti nel senso materiale del termine, che irrigano solamente una terra che dà spine e alberi, bensì torrenti che illuminano le anime. Altrove dice: "L`acqua che io gli darò, diverrà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna" (Gv 4,14). Acqua di specie nuova, che vive, e zampilla; zampilla in verità su coloro che ne sono degni.

         E come mai chiamò la grazia dello Spirito con il nome di acqua? In effetti, l`acqua dà consistenza a tutte le cose; essa è animatrice di vita animale e vegetale. L`acqua scende dal cielo. Unica nell`aspetto, è molteplice nella virtù operativa. Una sola sorgente irriga tutto il giardino (cf. Gen 2,10) e un`unica pioggia scende su tutto il mondo. Essa si trasforma in bianco giglio, in rossa rosa, purpurea nelle viole e nei giacinti, e differente e variopinta nelle diverse specie. E diversa nella palma e nella vite ed tutto in tutte le cose, pur restando unica ed uguale a se stessa. La pioggia non muta e scende in forme diverse; si adatta invece alla natura delle cose che la ricevono ed è per ciascuna quel che le conviene.

         Così è anche dello Spirito Santo. Pur essendo uno solo, unico e indivisibile nell`aspetto, conferisce nondimeno a ciascuno la grazia a seconda del suo desiderio (cf. 1Cor 12,11). Alla stregua di un legno secco, che emette germogli se imbevuto di acqua, così avviene all`anima peccatrice, divenuta degna dello Spirito Santo attraverso la penitenza: produce grappoli di giustizia. Pur essendo uno solo, al cenno di Dio e nel nome di Cristo, lo Spirito Santo suscita le varie virtù. Di uno si serve per comunicare la sapienza; di un altro illumina la mente con la profezia; ad un altro ancora conferisce la potestà di scacciare i demoni, e ad un quarto dà il potere di interpretare le Scritture. Di uno corrobora la temperanza (o la castità), ad un altro insegna quanto conviene alla carità (ovvero all`elemosina)- ad un terzo, il digiuno e gli esercizi della vita ascetica; ad un quarto ispira il disprezzo delle cose corporali; ad un ultimo, infine, insegna a prepararsi al martirio. Differente negli altri, egli è sempre identico a se stesso, come sta scritto: "La manifestazione dello Spirito è data a ognuno per quanto gli conviene. Infatti, dallo Spirito a uno è dato il linguaggio della sapienza; ad un altro, il linguaggio della scienza, però secondo il medesimo Spirito; ad un altro, il dono di operare miracoli; ad un altro la profezia; ad un altro il discernimento degli spiriti; ad un altro la diversità delle lingue, ad un altro l`interpretazione delle lingue. Ora, tutte queste cose le compie un solo e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno in particolare come vuole" (1Cor 12,7-11)...

         In verità, la sua azione è tutta diretta al bene e alla salvezza. Anzitutto, soave e pacifico è il suo avvento; la sua presenza è avvertita come un profumo; il suo peso è leggero. Raggi splendenti di intelligenza precedono la sua venuta. Egli giunge con viscere di fraterno tutore: viene a salvare, infatti, ad insegnare, ad ammonire, a corroborare, a consolare, ad illuminare la mente dapprima in chi lo accoglie, poi, per opera di questa, negli altri. E alla stregua di chi, immerso dapprima nelle tenebre, ha visto improvvisamente il sole, che illumina l`occhio del suo corpo, sì da poter vedere ciò che prima non vedeva, così chi è stato reso degno di ricevere lo Spirito Santo rimane illuminato nell`anima e vede nel soprannaturale quanto prima non riusciva a vedere. Quantunque il suo corpo resti sulla terra, la sua anima contempla i cieli come in uno specchio. Vede, al pari di Isaia, "il Signore seduto sopra un trono alto ed elevato" (Is 6,1); come Ezechiele, "Colui che siede sui cherubini" (Ez 10,1); e come Daniele, "le miriadi di migliaia e le migliaia di migliaia" (Dn 7,10)...

         Se talora ti sorge il pensiero della castità o della verginità, sappi che si tratta d`una ispirazione suscitata in te dallo Spirito Santo. E quante volte una fanciulla, destinata ormai al letto nuziale, ne è fuggita via, dietro suggerimento dello Spirito? Quante volte un ricco, nello sfarzo dei suoi palazzi, si è sentito spinto dallo Spirito Santo a rinunziare alle sue ricchezze ed ai suoi privilegi? Quante volte un giovane, alla vista di qualcosa di bello, ha chiuso gli occhi e si è rifiutato di guardare, per non contaminarsi? Chi gli ha dato questa forza, domanderai? Ebbene, è stato lo Spirito Santo ad ispirare la mente del giovane. Quanti interessi e quanta cupidigia a questo mondo! E per questo che i cristiani scelgono la povertà. Per quale motivo? Ma per tener fede al comando dello Spirito.

         Davvero prezioso e buono è lo Spirito Santo! Giustamente noi veniamo battezzati nel Padre e nel Figlio e nello Spirito Santo (cf. Mt 28,19)!

         L`uomo, mentre vive ancora nel suo corpo, è costretto a lottare con molti e ferocissimi demoni. Sovente, poi, quel demonio che molti non erano riusciti a dominare, a causa della sua ferrea morsa, è stato sconfitto da qualcuno con la preghiera, grazie alla potenza dello Spirito Santo in lui presente. Il semplice soffio dell`esorcista, così, diventa fuoco per l`invisibile nemico. Dio, perciò, ci procura un soccorritore ed un protettore: grande dottore della Chiesa, altresì, e nostro valido difensore. Non temiamo, allora, né i demoni né il diavolo! Colui che combatte al nostro fianco, infatti, è più potente: apriamo a lui solo le nostre porte! Egli, infatti "va in cerca di quanti siano degni" (Sap 6,16), per arricchirli con i propri doni.

         E` chiamato, inoltre, Paraclito, poiché consola, incoraggia e risolleva la nostra debolezza. "Noi, infatti, non sappiamo ciò che ci conviene domandare, ma è lo Spirito stesso che intercede a nostro favore, con gemiti inesprimibili" (Rm 8,26), al cospetto, evidentemente, di Dio. Sovente coloro che sono stati insultati per causa di Cristo, hanno ingiustamente subito olttaggi; su costoro ha gravato la minaccia di martirio, d`ogni sorta di tormenti, del fuoco, della spada, di essere dati in pasto alle belve o di venir precipitati. Lo Spirito Santo però sussurra sommessamente: "Spera nel Signore" (Sal 26,14), o uomo; è una cosa da nulla quanto ti accade, di fronte alla grandezza dei doni che ti son destinati: dopo aver patito per poco, trascorrerai l`eternità in mezzo agli angeli. Infatti, "le sofferenze del tempo presente non possono essere paragonate alla gloria futura che si rileverà in noi (Rm 8,18). Lo Spirito, così, evoca all`uomo l`immagine del regno dei cieli, mostrandogli il paradiso delle delizie. Anche i martiri, d`altronde, pur costretti a guardare con gli occhi materiali i loro giudici, ma già detentori nondimeno della gloria nel paradiso, provavano unicamente disprezzo per quelle pene, per quanto dure apparissero.

         Vuoi conoscere come i martiri rendono testimonianza per la virtù dello Spirito Santo? Ascolta allora quanto dice il Salvatore ai suoi discepoli: "Quando vi trascineranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità non datevi pensiero del modo come vi difenderete o di che cosa dovete dire, giacché lo Spirito Santo vi insegnerà, in quel momento, come bisognerà parlare" (Lc 12,11s). Sarebbe infatti impossibile rendere testimonianza a Cristo, se non la si rendesse nello Spirito Santo. Se è vero, infatti, che "nessuno è in grado di dire «Signore Gesù», se non è in virtù dello Spirito Santo" (1Cor 12,), chi mai potrebbe offrire addirittura la propria vita per Gesù, se non nello Spirito Santo?

 

         (Cirillo di Gerus., Catech. 16, 11-12, 16. 19-21)

 

 

2. I tre tipi di azione dello Spirito Santo in noi

 

         Celebriamo oggi, carissimi, la solennità dello Spirito Santo, solennità che merita di essere celebrata in pienezza di gioia e con ogni devozione. Poiché lo Spirito Santo è la suprema dolcezza di Dio, è la benevolenza di Dio, è Dio stesso. Perciò, se celebriamo le feste dei Santi quanto più dovremo celebrare colui dal quale ebbero il dono di essere santi tutti coloro che tali sono stati? Se veneriamo coloro che sono stati santificati, quanto più dovremo onorare il santificatore? Oggi è la celebrazione dello Spirito Santo, o di quella discesa per cui l`invisibile apparve visibile; come il Figlio, che, pur essendo invisibile in se stesso, si degnò di mostrarsi visibile nella carne umana. Oggi lo Spirito Santo ci rivela qualche cosa di se stesso, come prima conoscevamo qualche cosa del Padre e del Figlio: la perfetta conoscenza della Trinità è la vita eterna. Ora conosciamo solo in parte; ciò che non riusciamo a comprendere, lo accettiamo per fede...

         Prima lo Spirito invisibile manifestava il suo arrivo con segni visibili: quanto più poi i segni sono spirituali, tanto più sono convenienti allo Spirito Santo. Discese allora sopra i discepoli in lingue di fuoco, perch‚ dicessero parole di fuoco nelle lingue di tutte le genti e predicassero una legge di fuoco con lingua di fuoco. Nessuno si lamenti che tale manifestazione dello Spirito non venga fatta a noi: la manifestazione dello Spirito è fatta a ciascuno a seconda dell`utilità (1Cor 12,7). Ma veramente questa manifestazione è stata fatta più a noi che agli apostoli. A che servirono infatti a loro le lingue, se non per la conversione delle genti? Ci fu in loro una ben altra manifestazione più propriamente loro: e questa ancor oggi si rivela a noi. E` evidente, infatti, che dovettero essere rivestiti di potenza dall`alto quei tali che, da una così grande pusillanimità di spirito, pervennero poi a così meravigliosa costanza. Non fuggono più, non si nascondono più per paura dei Giudei; è più forte il loro coraggio nel predicare, che non sia stata la loro paura nel nascondersi. E che quel mutamento sia dovuto alla destra dell`Altissimo lo dice chiaramente la paura del principe degli Apostoli, che trema alle parole d`una serva, ma poi diventa forte sotto i flagelli del sinedrio: "Se ne andavano via dal sinedrio pieni di gioia, perchè erano stati ritenuti degni di subir ignominia per il nome di Gesù" (At 5,11). Eppure, mentre Gesù era condotto innanzi al sinedrio, eran tutti fuggiti e l`avevan lasciato solo. Chi può mettere in dubbio la discesa dello Spirito veemente, che fortificò le loro menti con invisibile potenza? Così anche oggi le cose che lo Spirito opera in noi danno testimonianza della sua presenza.

 

         (Bernardo di Chiarav., Sermo I, in Sp. Sanct., 1 s.)

 

 

3. La Chiesa e il dono delle lingue

 

         Vediamo ora perchè fosse segno della presenza dello Spirito Santo il fatto che coloro che l`avevano ricevuto parlassero tutte le lingue. Anche oggi, infatti, si riceve in dono lo Spirito Santo, tuttavia coloro che lo ricevono non parlano tutte le lingue. Bisogna rendersi conto, fratelli carissimi, che è lo Spirito Santo, per il quale la carità si diffonde nei nostri cuori. E poiché la carità avrebbe dovuto raccogliere insieme la Chiesa da tutte le parti del mondo, ciò che, allora, un solo uomo, ricevendo lo Spirito Santo, poteva dire in tutte le lingue, ora, la stessa unità della Chiesa, radunata dallo Spirito Santo, lo può dire in tutte le lingue. Perciò, se uno dicesse a qualcuno dei nostri: «Hai ricevuto lo Spirito Santo, perchè non parli in tutte le lingue?» gli si pottebbe rispondere: «Ma parlo in tutte le lingue, perchè faccio parte di quel corpo di Cristo, cioè di quella Chiesa, che parla in tutte le lingue». Che altro, infatti, Dio volle significate con la presenza dello Spirito Santo, se non la sua Chiesa che avrebbe parlato in tutte le lingue?

         Si è compiuto, dunque, ciò che Dio aveva promesso: "Nessuno mette il vino nuovo in otri vecchi, ma si mette il vino nuovo in otri nuovi, così si mantengono il vino e gli otri" (Mt 9,17). Giustamente, allora, quando si sentirono gli Apostoli parlare in tutte le lingue, alcuni dissero: "Ma costoro son pieni di vino" (At 2,12). Difatti, erano diventati otri nuovi, rinnovati dalla grazia della santità, in modo che ripieni di vino nuovo, cioè di Spirito Santo, ribollissero parlando in tutte le lingue e con un miracolo evidentissimo preannunziassero la Chiesa cattolica, che si sarebbe diffusa per tutte le lingue...

         Celebrate allora questo giorno come membra dell`unità del corpo di Cristo. Non sarà inutile la celebrazione, se è questo ciò che celebrate, stringendovi a quella Chiesa, che il Signore riempie di Spirito Santo e, mentre cresce in tutto il mondo, egli la riconosce come sua e lui è riconosciuto da lei. Lo sposo non perde la sua sposa e nessuno gliene sostituisce un`altra. A voi tutti raccolti insieme come Chiesa di Cristo, come membra di Cristo, a voi corpo di Cristo, sposa di Cristo, l`Apostolo dice: "Sopportandovi l`un l`altro nella carità, sforzandovi a vicenda di conservare l`unità dello Spirito nel vincolo della pace " (Ef 4,2-3). Notate che dove ordinò di sopportarci scambievolmente, ivi ha posto la carità; dove ha fatto cenno dell`unità, ivi ha mostrato il vincolo della pace. Questa è la casa di Dio fatta di pietre vive, nella quale piace di abitare a un tal padre di famiglia, i cui occhi non devono essere offesi dalle rovine della divisione.

 

         (Fulgenzio di Ruspe, Sermo, 8, 2)

 

 

4. Discorso sulla consacrazione episcopale

 

         Invero, la Chiesa universale di Dio è ordinata in gradi distinti gli uni dagli altri, affinché il suo santo corpo custodisca la propria integrità per l`apporto delle diverse membra; tutti, peraltro - come dice l`Apostolo - "siamo uno in Cristo" (Gal 3,28)...

         Nell`unità della fede e del battesimo (cf. Ef 4,5), la società che tra noi formiamo, carissimi, non presenta screzi ed è identica la dignità di tutti, secondo la buona novella annunciata dal beatissimo apostolo Pietro, con parole sacrosante: "E voi stessi, come pietre vive siete impiegati per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo"; e poco dopo: "Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato" (1Pt 2,5.9). In effetti, il segno della croce ha fatto di tutti i rigenerati in Cristo altrettanti re; l`unzione dello Spirito Santo li consacra come sacerdoti, affinché al di là dello specifico servizio del nostro ministero, tutti i cristiani spirituali e in coerenza con la propria ragione sappiano di essere di stirpe regale e di essere associati alla funzione sacerdotale. Cosa c`è infatti di più regale per un`anima del governare il proprio corpo in sottomissione a Dio? E cosa c`è di più sacerdotale del votare al Signore una coscienza pura e di offrirgli sull`altare del proprio cuore le vittime senza macchia della pietà? (cf.1Pt 2,5).

         Essendo ciò divenuto comune a tutti per grazia di Dio è atto religioso e meritevole di elogio da parte vostra che vi rallegriate nel giorno della nostra elezione, come si trattasse di un vostro onore personale; cosicché, è in tutto il corpo della Chiesa che si celebra l`unico sacramento di Pontefice, diffuso più abbondantemente, per effetto dell`unguento della benedizione, nelle membra superiori, ma che non ridiscende in minor misura nelle inferiori.

 

         (Leone Magno, Sermo 95, De natali ipsius, 4, 1)

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