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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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I PADRI NELLA LITURGIA - ANNO B

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2009 12:16
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26/09/2009 11:56

DOMENICA DOPO PENTECOSTE: SANTISSIMA TRINITA`

DOMENICA DOPO PENTECOSTE: SANTISSIMA TRINITA`

 

Letture:         Deuteronomio 4,32-34.39-40

         Romani 8,14-17

         Matteo 28,16-20

 

1. La fede trinitaria

 

         Crediamo in un solo Dio, unico principio, privo di principio; increato, ingenito, indistruttibile e immortale, eterno, immenso, non circoscritto, illimitato, d`infinita potenza, semplice, non composito, incorporeo, immutabile, impassibile, immobile ed inalterabile; invisibile, fonte d`ogni bontà e giustizia, luce intellettuale e inaccessibile, potenza incommensurabile, misurata dalla sua volontà (può, infatti, "tutto ciò che vuole" [Sal 134,6]), fondatrice di tutte le cose sia di quelle visibili che delle invisibili conservatrice di tutto, provvidente per tutto, contenente e reggente tutto, avente su tutto un regno perpetuo ed immortale.

         (Crediamo in un solo Dio) al quale nulla si oppone, che riempie tutte le cose senza essere da nessuna circoscritto; anzi, egli stesso tutto circoscrive, tutto contiene e a tutto provvede, che penetra tutte le sostanze lasciandole intatte al di là di tutte le cose, trascendente ogni sostanza, soprasostanziale e superiore a ogni cosa; superiore per divinità, bontà, pienezza; un Dio che stabilisce tutti i poteri e tutti gli ordinamenti, mentr`egli si pone al di sopra d`ogni ordinamento e d`ogni potere; più alto per essenza, vita, parola, intellignza; un Dio che è la luce stessa, la bontà stessa, la vita stessa, l`essere stesso: egli non riceve, infatti, da nessun altro né l`essere proprio né quello di alcuna delle cose che esistono, ma, anzi, è lui stesso la fonte dell`essere, per tutto ciò che è; della vita, per tutto ciò che vive; della ragione, per tutte le creature che ne fanno uso.

         (Crediamo in un solo Dio) che è causa d`ogni bene per tutte quante le cose, che prevede tutto prima che avvenga; unica sostanza, unica divinità, unica potenza, unica volontà, unica attività, unico principio, unica potestà unica signoria, unico regno.

         (Crediamo in quest`unico Dio conosciuto nelle tre perfette persone e venerato con un unico atto di culto, oggetto di fede e di adorazione da parte di ogni creatura razionale; e queste persone sono unite senza mescolanza o confusione e separate (ciò che trascende ogni intelletto) senza alcuna distanza: nel Padre e nel Figlio e nello Spirito Santo, nel nome dei quali siamo anche stati battezzati. Infatti, così il Signore comandò agli apostoli di battezzare, quando disse: "Battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19).

         Crediamo nell`unico Padre, principio e causa di tutto, non generato da nessuno, unico salvatore non causato e ingenito; creatore di tutte le cose, Padre, per natura, del suo unico Figlio unigenito, e Dio, il nostro Gesù Cristo, e produttore del Santissimo Spirito.

         Crediamo, altresì, nel Figlio di Dio unigenito, Signor nostro, generato dal Padre prima di tutti i secoli; luce da luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato; consustanziale con il Padre; per il quale tutte le cose sono state fatte...

         ...Allo stesso modo, crediamo anche nello Spirito Santo, Signore, vivificante, che procede dal Padre e risiede nel Figlio; che, insieme con il Padre ed il Figlio, è adorato e conglorificato, essendo consustanziale ed eterno come loro; Spirito di Dio, giusto, sovrano; fonte di sapienza, di vita e di santità; che è ed è chiamato Dio con il Padre ed il Figlio; increato, perfetto, creatore, che governa tutte le cose, creatore di tutto, onnipotente, potenza infinita che comanda a tutto il creato, senza essere sottoposto all`autorità di nessuno; che divinizza, senza essere divinizzato; che riempie, senza essere riempito; che è partecipato, ma non partecipa; che santifica, ma non è santificato; Paraclito, poich‚ accoglie le invocazioni di tutti; simile in tutto al Padre ed al Figlio; procedente dal Padre, viene concesso attraverso il Figlio ed è ricevuto da ogni creatura.

 

         (Giovanni Damasceno, De fide orthod., 1, 8)

 

 

2. Preghiera alla Trinità

 

         Signore nostro Dio, crediamo in te, Padre e Figlio e Spirito Santo. Perché la Verità non avrebbe detto: "Andate, battezzate tutte le genti nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19), se Tu non fossi Trinità. Né avresti ordinato, Signore Dio, che fossimo battezzati nel nome di chi non fosse Signore Dio. E una voce divina non avrebbe detto: "Ascolta Israele: Il Signore Dio tuo è un Dio unico" (Dt 6,4), se Tu non fossi Trinità in tal modo da essere un solo Signore e Dio. E se Tu fossi Dio Padre e fossi pure il Figlio tuo Verbo, Gesù Cristo, e il vostro Dono lo Spirito Santo, non leggeremo nelle Sacre Scritture: "Dio ha mandato il Figlio suo (Gal 4,4; Gv 3,17), né Tu, o Unigenito, diresti dello Spirito Santo: "Colui che il Padre manderà in mio nome" (Gv 14,26) e: "Colui che io manderò da presso il Padre" (Gv 15,26). Dirigendo la mia attenzione verso questa regola di fede, per quanto ho potuto, per quanto tu mi hai concesso di potere, ti ho cercato ed ho desiderato di vedere con l`intelligenza ciò che ho creduto, ed ho molto disputato e molto faticato. Signore mio Dio, mia unica speranza, esaudiscimi e fa` sì che non cessi di cercarti per stanchezza, ma cerchi sempre la tua faccia con ardore. Dammi Tu la forza di cercare, Tu che hai fatto sì di essere trovato e mi hai dato la speranza di trovarti con una conoscenza sempre più perfetta. Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza; dove mi hai aperto ricevimi quando entro; dove mi hai chiuso, aprimi quando busso. Fa` che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te. Aumenta in me questi doni, fino a quando Tu mi abbia riformato interamente. So che sta scritto: "Quando si parla molto non manca il peccato" (Pr 10,19), ma potessi parlare soltanto per predicare la tua parola e dire le tue lodi! Non soltanto eviterei allora il peccato, ma acquisterei meriti preziosi, pur parlando molto. Perchè quell`uomo di cui Tu fosti la felicità non avrebbe comandato di peccare al suo vero figlio nella fede, quando gli scrisse: "Predica la parola insisti a tempo e fuori tempo (2Tm 4,2). Non si dovà dire che ha molto parlato colui che non taceva la tua parola, Signore, non solo a tempo, ma anche fuori tempo? Ma non c`erano molte parole, perch‚ c`era solo il necessario. Liberami, o mio Dio, dalla moltitudine di parole di cui soffro nell`interno della mia anima misera alla tua presenza e che si rifugia nella tua misericordia. Infatti non tace il pensiero, anche quando tace la mia bocca. Se almeno non pensassi se non ciò che ti è grato, certamente non ti pregherei di liberarmi dalla moltitudine di parole. Ma molti sono i miei pensieri, tali quali Tu sai che sono "i pensieri degli uomini" cioè "vani" (Sal 93,11). Concedimi di non consentirvi e, anche quando vi trovo qualche diletto, di condannarli almeno e di non abbandonarmi ad essi come in una specie di sonno. Né essi prendano su di me tanta forza da influire in qualche modo sulla mia attività, ma almeno siano al sicuro dal loro influsso i miei giudizi, sia al sicuro la mia coscienza, con la tua protezione. Parlando di Te un sapiente nel suo libro, che si chiama Ecclesiastico, ha detto: "Molto potremmo dire senza giungere alla meta, la somma di tutte le parole è: Lui è tutto" (Sir 43,29). Quando dunque arriveremo alla tua presenza, cesseranno queste "molte parole che diciamo senza giungere a Te"; Tu resterai, solo, "tutto in tutti" (1Cor 15,28), e senza fine diremo una sola parola, lodandoti in un solo slancio e divenuti anche noi una sola cosa in Te. Signore, unico Dio, Dio-Trinità, sappiano essere riconoscenti anche i tuoi per tutto ciò che è tuo di quanto ho scritto in questi libri. Se in essi c`è del mio, siimi indulgente Tu e lo siano i tuoi. Amen.

 

         (Agostino, De Trinit. 15, 28)

 

 

3. Gradualità della Rivelazione

 

         Ci sono stati due momenti decisivi nella storia, che son chiamati i due Testamenti e, per la celebrità della cosa, anche terremoti: uno segna il passaggio dal culto degli idoli alla legge ebraica e l`altro il passaggio dalla legge ebraica al vangelo. Un terzo terremoto ci annunzia anche la Scrittura, cioè, il passaggio da questa vita all`altra vita, che non conosce né moto né disastri.

         I due Testamenti hanno qualche cosa in comune. Ambedue non sono stati mutamenti repentini e totali. Perchè? Perchè non fossimo forzati da una violenza, ma condotti dalla persuasione. Perchè ciò che è contro la volontà non dura a lungo, come i fiumi, come le piante che sono trattenuti da una qualche forza. Ma uno è il modo della bontà di Dio e altro è il modo di un tiranno. Dio non volle mai forzare i suoi doni su chi non li accettava. Come un pedagogo o come un medico, un po` sopprime, un po` lascia correre gli antichi costumi, un po` s`adatta ai gusti del popolo, come il medico che tempera la medicina amara con qualche cosa dolce. Non è facile, infatti, da ciò che fu per lungo tempo tenuto in onore, passare ad altri usi. Perciò la legge, pur avendo soppressi gli idoli, lasciò i sacrifici; il vangelo soppresse i sacrifici, ma tollerò la circoncisione, poi gli Ebrei lasciarono i sacrifici e i cristiani la circoncisione; così i pagani divennero Giudei e i Giudei, attraverso mutazioni quasi furtive, divennero cristiani. Di questo ci dà testimonianza Paolo, il quale dall`osservanza della circoncisione e delle purificazioni si portò tanto innanzi da dire: «Se io, fratelli, ancora predico la circoncisione, perchè sono ancora perseguitato? Quello era un atto di accondiscendenza, questo è proprio della perfezione».

         A questo modo si è affermata la dottrina della divinità, se non che la cosa procede in modo contrario. Là il cambiamento avveniva per via di abolizione, qui si va alla perfezione per via di accessione. Ecco come stanno le cose: il Vecchio Testamento parlava apertamente del Padre, più oscuramente del Figlio. Il Nuovo ci propone esplicitamente il Figlio e indica piuttosto oscuramente lo Spirito Santo. Ora invece lo Spirito Santo sta con noi e si manifesta ancora più apertamente. Non era, infatti, sufficientemente sicuro, parlare apertamente del Figlio, quando la divinità del Padre non era sufficientemente stabilita, e il discorso dello Spirito Santo sarebbe stato troppo grave peso quando la divinità del Figlio non era sufficientemente riconosciuta. Saremmo stati come quelli che sono oppressi da troppo cibo, o che si espongono alla luce diretta del sole; invece la luce della Trinità doveva arrivare per gradi, di ascensione in ascensione. Perciò, credo lo Spirito Santo si porge ai discepoli a tratti, concedendosi secondo le capacità di chi lo riceveva; a principio del Vangelo ne corrobora le forze, dopo la passione viene alitato su di loro, dopo l`ascensione appare in lingue di fuoco. Gesù stesso ne parla a poco a poco, come puoi osservare tu stesso, se ci fai un po` più d`attenzione. "Pregherò il Padre" -dice - "ed egli vi manderà un altro Consolatore lo Spirito di Verità (Gv 14,16). Disse queste parole, perchè non pensassero a un avversario di Dio o a una qualsiasi altra potestà. Poi farà un`aggiunta "lo manderà nel mio nome" (Gv 14,26), ometterà l`inciso "Pregherò il Padre" e il "manderà" diventerà "manderò" per chiarire la sua autorità e dirà "verrà lo Spirito", per indicarne la personale potestà.

         Vedi che le illuminazioni rifulgono piano piano e vedi l`ordine della teologia, che dovremmo tenere anche noi, senza proiettare, cioè, all`improvviso tutta la luce insieme e senza nascondere qualche cosa fino alla fine. Il primo sarebbe dissennato, questo empio; quello potrebbe far male ai forestieri, questo ci alienerebbe i nostri. Aggiungerò una cosa che forse anche altri hanno pensato, io credo che sia un pensiero della mia mente. Il Salvatore aveva qualche cosa che gli sembrava, allora, troppo difficile per gli Apostoli e la teneva celata. E diceva che, alla venuta dello Spirito Santo avrebbero appreso tutto. Questa cosa tenuta celata penso che fosse la divinità dello Spirito Santo, che sarebbe stata dichiarata più tardi, esattamente quando, stabilita completamente la personalità del Salvatore, attraverso la risurrezione e l`ascensione; perchè allora non sarebbe più stato possibile che si compromettesse la fede in lui.

 

         (Gregorio di Nazianzo, Oratio 31 25-27)

 

 

4. Il Battesimo e la fede

 

         Il Battesimo non è necessario a coloro ai quali basta la fede: Abramo, infatti, piacque a Dio per la sua fede, pur non avendo ricevuto il Battesimo. Ma sempre ciò che vien dopo porta a compimento e ha il sopravvento su quanto precede. Prima della passione e della risurrezione del Signore c`era salvezza grazie alla pura fede: ma dal momento che la fede per i credenti è stata rafforzata con la nascita, la passione e la risurrezione di Cristo, su di essa, resa più forte, è stato apposto il suggello del Battesimo, quasi abito della fede, che prima era nuda, ma non poteva più restare senza una sua legge. La legge del Battesimo è stata data e dettata in questi termini: "Andate e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19). Inoltre sta scritto: "Se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel regno dei cieli" (Gv 3,5); e ciò vuol dire che la fede deve essere necessariamente suggellata dal Battesimo. Perciò tutti i credenti vengono battezzati...

 

         (Tertulliano, De baptismo 13 1-3)

 

 

5. La ineffabilità di Dio, nostro Padre

 

         Ascolta, o uomo: il sembiante di Dio è ineffabile, indescrivibile; né può essere visto con occhi corporei. Invero, la nostra mente non può afferrare né la sua gloria, né la sua grandezza, né la sua altezza; e tampoco può essere comparata la sua potenza o rapportata la sua sapienza; egli è inimitabile nella sua benignità, inenarrabile nella sua beneficenza. Infatti, se lo chiamo "luce", predico la sua opera; se lo dico "verbo" dico il suo principio se lo chiamo "mente", affermo la sua saggezza; se lo definisco "spirito" cito il suo respiro in me (cf.Gen 2,7); se lo chiamo "sapienza" nomino la sua progenie; se "forza" dico la sua potenza; se lo definisco "virtù" affermo la sua attività; se lo dico "provvidenza" predico solo la sua benignità; se lo dico "regno" dico la sua gloria; se lo dico "Signore" lo chiamo giudice; se lo dico "giudice" lo affermo giusto; se [però] lo chiamo "Padre" ho detto di Lui tutto.

 

         (Teofilo di Antiochia, Ad Autol. 1 3)

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