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QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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La Vocazione della Sofferenza: scritti del Santo Annibale Maria di Francia

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 13:39
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03/09/2009 13:36



LA VOCAZIONE DELLA SOFFERENZA

«Abbiamo un sommo ed eterno Sacerdote...» nel dolore, nella tribolazione e nella malattia Riflessioni e preghiere dagli scritti del Santo Annibale Maria Di Francia




A te che leggi
Forse qualcosa o Qualcuno ha bussato alla porta di casa tua e quel tocco, particolarissimo e unico, ha rotto l'equilibrio e la serenità che c'era, o sembrava che ci fosse, nella tua vita.

Il tocco di questo qualcosa è inconfondibile e chiaro: è il dolore. Ciò che non è evidente e chiaro è chi è quel Qualcuno che ha bussato. Non ti smarrire. Se riuscirai a individuare con sicurezza il Qualcuno, riconoscerai anche il tocco e il motivo del suo bussa­re. Non è facile però... È quel Qualcuno che ha detto: Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me (Ap 3, 20).

Ed entrando da te, immancabilmente quel Qual­cuno, ancora forse sconosciuto, ti chiederà: Vuoi tu partecipare alla mia passione per il bene tuo, del mondo e per la salvezza delle anime? Dalla tua rispo­sta, che Egli già conosce, dipenderanno tante cose.

Per questo, convinto e ispirato, l'Apostolo Paolo poteva scrivere (ed è una perla della Sacra Scrittura): Perciò sono lieto delle sofférenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa (Col 1, 24).

Con il dolore, ultimo discepolo di Cristo, è come se Dio scrivesse e mandasse una lettera, ma non con le parole della nostra lingua, ma della sua, quella stes­sa lingua parlata dal Figlio suo inchiodato sulla croce: la lingua della verità, che solo con l'aiuto della luce dello Spirito Santo tu potrai leggere e decifrare, per­ché è frequente costume di Dio parlare, scrivere e fir­mare con ideogrammi, come gli analfabeti e per gli analfabeti, con la croce, sicché i sapienti e i dotti di questo mondo (cfr. Lc 10, 21) non possano compren­dere il suo linguaggio...

Questo libretto, che riporta le parole di un Santo, ti aiuterà a capire il linguaggio di Dio, a colloquiare con Lui, e quando sarai pronto a rispondere alla «let­tera» che Egli ti ha mandato, tu firmerai la tua rispo­sta, con il suo aiuto, mettendo una piccola croce vici­no alla sua, che è sempre più grande della tua. Proprio così:



Offerta e intenzioni (all'inizio della giornata)

Mio Dio, ti adoro e ti amo sopra tutte le cose, ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conserva­to fino a questo giorno.

Ti offro quanto farò e patirò in unione alle azioni e ai patimenti di Gesù e di Maria, per tutta la santa Chiesa, per il Papa e i Vescovi, per tutti i sacerdoti, per i missionari, i religiosi e i laici impegnati, per i poveri e i sofferenti, per i peccatori e le anime dei de­funti. In particolare ti offro, per mezzo della Santissi­ma Vergine Maria, ogni buona opera che farò con la tua grazia, ogni esercizio di pietà e di penitenza, con l'intenzione di ottenere dalla tua infinita bontà nume­rosi ed eletti operai del Vangelo alla santa Chiesa.

Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me. Amen.



Preghiera della fiducia
Signore Gesù, fa' di me quello che più ti piace. Fammi conoscere la via che debbo seguire. Sii tu il mio maestro. Donami una tenera e filiale fiducia in te. Se la vista dei miei peccati mi atterrisce, donami coraggio per gettarmi fiduciosamente nelle braccia della tua misericordia. Togli da me tutti gli ostacoli che mi impediscono la piena fiducia in te. Concedimi che ti preghi, ti ami, ti desideri, ti cerchi, ti serva, vi­va e muoia abbandonato completamente in te! (Padre Annibale)



Preghiera di offerta (per ogni giorno)

O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti al dolore di tutti gli uomini, trasforma in lode gradita e preghiera fiduciosa tutte le mie sofferenze, che, in unione a Cristo Crocifisso e a Maria Addolorata, ti offro per la Chiesa diffusa in tutta la terra, per il Papa e i Vescovi, per i sacerdoti, i missionari e le persone consacrate.

Fa', o Signore, che questa offerta ottenga a tutti i popoli della terra molte e sante vocazioni totalmente impegnate nell'espansione del tuo Regno; ai giovani concedi la grazia di seguire coraggiosamente il cam­mino che hai tracciato per ciascuno di loro.

Ti prego anche per i miei parenti, per le persone care, per gli amici e per coloro che si raccomandano alle mie preghiere.

Donami sollievo nel dolore; e, se è conforme alla tua volontà, liberami dalle infermità e dai mali pre­senti.

Te lo chiedo anche per intercessione e i meriti del tuo servo fedele, il Beato Annibale Maria Di Francia. Amen.



IL CROCIFISSO
Vi è un libro nel quale possono leggere e impara­re i dotti e gli ignoranti, i grandi e i piccoli, i giusti e i peccatori. È un libro nel quale a caratteri di sangue sta scritto e spiegato il mistero dell'amore eterno di Dio verso gli uomini. Questo libro è tale una scuola di sapienza e di scienza divina, che in esso si sono formati i più grandi Santi della Chiesa, e senza di es­so è impossibile comprendere e praticare virtù alcu­na. Quale è questo libro di tutte le scienze e di ogni sapienza che vi sia in cielo e in terra? É il Crocifisso, il Cristo Gesù confitto in croce!



Preghiera a Gesù Crocifisso
Signor mio Gesù Cristo Crocifisso, io ti chiedo di nascondermi nelle tue sante piaghe. Insegnami ad amarti, o Signor mio e Dio mio; insegnami a temerti e a fare sempre la tua volontà. Io ti supplico, o Signor mio Crocifisso, che le tue pene e la tua morte siano il rimedio e la mia vita. Guarisci tu, o Medico celeste, ogni piaga del mio spirito.

O Crocifisso mio Bene, degnati di gettare uno sguardo pietoso sopra "l'ultima delle tue creature, e fa'di me ciò che tu vuoi. Amen.



LA VERGINE ADDOLORATA
Ecco la Madre nostra Santissima immersa in un mare di dolori e di affanni.

Cessiamo dal contemplarla nel regno della glo­ria, dove ora gode dello stesso gaudio della Santissi­ma Trinità, assisa alla destra del suo divino Figliuolo, e contempliamola nel regno del dolore quando divise e partecipò tutte le pene del suo divin Figliuolo Gesù. Essa è la Regina del cielo e della terra, ma è pure la Regina dei martiri, perché se supera tutti i Beati e gli Angeli per la santità e la dignità a cui fu innalzata, su­pera anche tutti i sofferenti, tutti i martiri per le pene che ha sofferto. Contempliamo le pene di Gesù e di Maria, e la nostra devozione alla Santissima Vergine sotto qualunque titolo si deve sempre riferire a questo titolo di Addolorata. (Padre Annibale)



Preghiera alla Vergine Addolorata
Madre dei dolori, Regina dei martiri, abbi pietà di me. A nulla io sono buono, ed ho assai bisogno del­la tua materna misericordia. Tu sei la Madre mia: deh, salvami! Togli dal mio cuore ogni amor proprio, ogni leggerezza, ogni vanità, e imprimi in esso la compassione per le pene di Gesù e per i tuoi dolori. Madre Santa, rendimi tu umile, semplice, devoto e di­ligente. Amen. (Padre Annibale)




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03/09/2009 13:37

LUNEDÌ
VALORE DELLA SOFFERENZA
La Sacra Scrittura
Io ritengo che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà es­sere rivelata in noi (Rm 8, 18).



L'insegnamento della Chiesa
Il dolore e la malattia fanno parte del mistero del­l'uomo sulla terra. Certo, è giusto lottare contro la ma­lattia, perché la salute è un dono di Dio. Ma è importan­te anche saper leggere il disegno di Dio quando la soffe­renza bussa alla nostra porta. La «chiave» di tale lettura è costituita dalla Croce di Cristo. Il Verbo incarnato si è fatto incontro alla nostra debolezza assumendola su di sé nel mistero della Croce: Da allora ogni sofferenza ha acquistato una possibilità di senso, che la rende singo­larmente preziosa. Da duemila anni, dal giorno della Passione, la Croce brilla come somma manifestazione dell'amore che Iddio ha per noi. Chi sa accoglierla nella sua vita sperimenta come il dolore, illuminato dalla fe­de, diventi fonte di speranza e di salvezza. (Giovanni Paolo II)



Riflessione
Tutto deve cominciare dall'amore. È l'amore verso Dio, Sommo Bene, che dà un valore inestimabile ad ogni nostra azione. L'amore è il maestro di ogni perfe­zione. È tutto perduto ciò che non si fa per amore. L'a­more forma la rettitudine di intenzione, facendoci ope­rare tutto per Dio, per la sua gloria, per il suo onore, per gratitudine verso l'Altissimo, per i suoi benefici nell'or­dine naturale, e verso Gesù Cristo per i divini benefici della redenzione. (Padre Annibale)



Preghiera
O Padre, il tuo unico Figlio ha preso su di sé la po­vertà e la debolezza di tutti gli uomini, rivelando il valo­re misterioso della sofferenza. Benedici questo nostro fratello infermo, perché tra le angustie e i dolori non si senta solo, ma unito a Cristo, medico dei corpi e delle anime, per la preghiera unanime della Chiesa, goda del­la consolazione promessa agli afflitti. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
O Gesù, che sei passato in mezzo agli uomini bene­ficando tutti, ed ora dimori in mezzo a noi nel Divin Sa­cramento pure per beneficiarci e consolarci, ecco io ri­peto ciò che un tempo ti fu detto: «Signore, la persona che ami è inferma» (Gv 11, 3).

Ora oso invocare, a favore della persona che ti racco­mando, la misericordia del tuo Cuore dolcissimo, e di chiederti che la sua malattia non sia già a morte, ma valga alla tua gloria ed alla sua santificazione. Ti prego di pro­lungarle anche i giorni sulla terra, e confido che, per tua grazia, riacquisterà presto la salute. (Padre Annibale)

Cuore di Gesù, fornace ardente di carità, abbi pietà di noi.

Maria, consolatrice degli afflitti, prega per noi.





MARTEDÌ
AMORE INFINITO DI DIO
La Sacra Scrittura
Dice il Signore: «Si dimentica fórse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio del suo grembo? Anche se essa si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai» (Is 49, 15).



L'insegnamento della Chiesa
La Chiesa entra nel nuovo millennio stringendo al suo cuore il Vangelo della sofferenza, che é annuncio di redenzione e di salvezza. Fratelli e sorelle ammalati, voi siete testimoni singolari di questo Vangelo. Il terzo mil­lennio attende dai cristiani sofferenti questa testimo­nianza. La vostra testimonianza e la vostra preghiera so­no un tesoro prezioso e costituiscono una missione fon­damentale per la Chiesa e per il mondo. In effetti, ogni preghiera, anche la più nascosta, contribuisce ad elevare il mondo a Dio.

Desidero assicurarvi che ogni giorno affido a Dio e Padre di ogni consolazione il vostro calvario, affinché la vostra fede e la vostra speranza nel divino Crocifisso non vengano meno. Egli può mutare in giubilo la vostra afflizione e il vostro dolore in rimedio di salvezza per coloro che amate. (Giovanni Paolo II)



Riflessione
L'animo si commuove e il cuore si intenerisce, quan­do si pensa che Dio ci amò con amore eterno. Non erava­mo ancora nati al mondo, non erano nati i nostri genitori, non erano nati i padri dei nostri padri, e Dio ci amava. An­zi ancora non era formato il mondo, non erano formati i cieli, non erano create le stelle, e Dio ci amava.

Fu tanto l'amore che Dio portò alle anime nostre, che non solo ci creò, ma pure ci ha redento. Ci creò a sua immagine e somiglianza, e quando noi avevamo perdu­to la immagine e somiglianza di Dio con il peccato, mandò sulla terra il suo Unigenito per redimerci.

E che cosa pretende da noi questo benignissimo Si­gnore per il bene che ci ha portato? Non altro pretende che il nostro amore! (Padre Annibale)



Preghiera
Dio Padre misericordioso, che ci hai amati con im­menso amore, fino a dare per noi il tuo unico Figlio, fa' che nella perfetta unione con lui possiamo presentarti un'oblazione degna della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
Cuore misericordioso di Gesù, durante la tua vita terrena hai guarito tanti infermi che si sono rivolti a te con fede. Ciò accresce la mia fiducia. È vero che non merito certamente di presentarmi a te, e non sono degno di vedere ascoltate le mie domande. Tuttavia, o Cuore dolcissimo, se tu vuoi, puoi guarire la persona che ti rac­comando. Di' una parola, e senza dubbio sarà guarita. (Padre Annibale)



Cuore di Gesù, pieno di bontà e amore, abbi píetà dí noi.

Maria, salute degli ínfermí, prega per noi.





MERCOLEDÌ
LA VOLONTA’ DEL PADRE
La Sacra Scrittura
Non chiunque dice. Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fà la volontà del Padre mio che è nei cieli (Mt 7, 21).



L'insegnamento della Chiesa
Con sincera benevolenza di padre e di pastore vi in­vito a rinnovare la vostra adesione a Gesù crocifisso, dalle cui sofferenze tutti noi in quanto cristiani traiamo la realtà della nostra salvezza. La Chiesa perciò conta anche su di voi. Che il Signore vi aiuti a tener ferma la vostra fede e la vostra speranza, perché si compia la sua volontà sia nel dolore che nella guarigione. (Giovanni Paolo II)



Riflessione
Quando diciamo che si compia in noi e in altri la di­vina volontà, dobbiamo dire ciò più con spirito di sup­plica, che con spirito di rassegnazione.

Veramente il fare la volontà di Dio è la migliore co­sa, ed è la più grande opera che tutti possiamo fare. So­no imperscrutabili le vie del Signore, ma sono tutte bel­le ed amabili: chi può penetrarle? Ci basta sapere quan­to ci ama Gesù. Preghiamo, operiamo ed aspettiamo. (Padre Annibale)



Preghiera
Ispiraci, o Padre, pensieri e propositi santi, e donaci il coraggio di attuarli, e poiché non possiamo esistere senza di te, fa' che viviamo secondo la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
Cuore tenerissimo di Gesù, vedi la pena che mi af­fligge, per la vita della persona a me tanto cara. Abbi pietà del mio dolore! Allontana da lei il male crudele dal quale è afflitta, e conservala al mio affetto. Tu stesso hai impresso nel mio animo i sentimenti che mi rendono sollecito della sua guarigione. Asseconda dunque tali sentimenti, poiché solo tu lo puoi. (Padre Annibale)

Cuore dí Gesù, paziente e míserícordíoso, abbi píetà dí noi.

Maria, vergine fedele, prega per noi.



­

GIOVEDÌ
ABBANDONO FILIALE
La Sacra Scrittura
Dice Gesù. «Venite a me, voi tutti che siete affatica­ti ed oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo so­pra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio gio­go infiztti è dolce e il mio carico leggero» (Mt 11, 28­30).



L'insegnamento della Chiesa
Voi, ammalati ed infermi, portate nel vostro corpo ferito e dolorante i segni della Passione del Signore. Sappiate sopportare la sofferenza con fortezza cristiana, senza mai perdervi d'animo. Il Signore è vicino a voi: date un valore superiore al vostro dolore, santificatelo con le vostre sofferenze, abbandonandovi con fiducia a Colui che misteriosamente vi prova, perché sappiate «soffrire insieme con Lui, per essere con Lui glorificati» (cfr. Rm 8, 17). (Giovanni Paolo II)



Riflessione
Benediciamo e lodiamo in tutto l'amorosissima vo­lontà di Gesù... Non ci preoccupiamo dell'avvenire, ma stiamo tranquilli e fiduciosi nei Cuori Santissimi di Ge­sù, di Maria e nella protezione dei nostri cari Angeli e Santi.

Poniamo tra le divine grazie e misericordie le croci, le afflizioni, le malattie ed ogni cosa contraria, e di tutto ringraziamo la divina bontà. Rendiamo grazie pure per la pazienza e la rassegnazione dataci e per aver rivolto tutto a nostro maggior bene. Abbandoniamoci fiduciosi nel Cuore adorabile di Gesù e offriamoci vittime della sua adorabile volontà. (Padre Annibale)



Preghiera
O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
O Cuore di Gesù, la speranza di questa persona in­ferma che ti raccomando è solo nel tuo aiuto. Tu fai mo­rire e tu fai rivivere, solo tu puoi salvare.

Perciò esaudiscimi nel giorno dell'afflizione, salva chi in te confida, e donami la gioia di poterti lodare an­cora quaggiù nel tuo santo tempio, per benedirti in eter­no nel cielo. Amen. (Padre Annibale)

Cuore di Gesù, re e centro dí tutti í cuori, abbi pietà di noi.

Maria, Madre del Salvatore, prega per noi.

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03/09/2009 13:39

VENERDÌ
LE PENE INTIME DI CRISTO
La Sacra Scrittura
Se facendo il bene sopporterete con pazienza la sof­ferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, poiché Cristo patì per voi, lascian­dovi un esempio (1 Pt 2, 20-21).



L'insegnamento della Chiesa
A tutti coloro che soffrono nel corpo o nello spirito, rivolgo il mio riconoscente pensiero insieme ad un affet­tuoso saluto. Come ben sapete, Gesù Cristo ha guardato con occhio di predilezione gli infermi, gli afflitti, i pove­ri, gli handicappati, i sofferenti, riservando ad essi i pal­piti più teneri del suo Cuore, i miracoli più grandi della sua potenza e l'assicurazione di un posto speciale nel suo regno: «Beati gli afflitti, perché saranno consolati» (Mt 5, 4). (Giovanni Paolo II)


Riflessione
Nostro Signore soffrì nel suo Cuore divino, per tut­ti gli istanti della sua vita, un abisso di pene interiori co­sì intense, così profonde, prodotte da motivi di cui noi non possiamo valutare l'immenso peso, valutabile da Lui solo nelle proporzioni della sua sapienza infinita. Le principali sarebbero: la vista di tutti i peccati che prese sopra di sé; l'umana ingratitudine dinanzi al suo amore e ai suoi patimenti; la vista della perdita delle ani­me; il quadro spaventoso della sua passione futura e del­la morte; e tanti altri innumerevoli motivi delle agonie del Cuore di Gesù! (Padre Annibale)



Preghiera
O Dio, che vegli con amore di Padre sulle vicende della nostra vita, accogli le preghiere che ti offriamo perché possiamo sentire la continua presenza del Signo­re che porta su di sé il dolore del mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
O Cuore amorosissimo e pietosissimo di Gesù, alla tua infinita carità io mi rivolgo per ottenere questa gra­zia. Tu, o Cuore divino, sei tutto clemenza, bontà e mi­sericordia in tutte le necessità. Ora ecco che pieno di fi­ducia ti presento questa circostanza e la grazia che desi­dero, non per il mio vantaggio, ma per la tua pura gloria.

O Cuore amorosissimo di Gesù, accogli la supplica che ti presento, e concedimi questa grazia per la tua glo­ria e per il bene dell'anima mia. Amen. (Padre Annibale)

Cuore dí Gesù, annientato per le nostre colpe, abbi pietà dí noi.

Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.





SABATO
CON MARIA ADDOLORATA
La Sacra Scrittura
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la so­rella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Màgda­la. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il di­scepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco il tuo fìglio! Poi disse al discepolo: ecco la tua madre! (Gv 19, 25-27).



L'insegnamento della Chiesa
Dedico una speciale parola di saluto e di conforto a tutti gli ammalati, alla cui considerazione vorrei offrire l'immagine della Vergine ai piedi della Croce.

«Presso la croce di Gesù stava sua Madre».

La Vergine, col suo dolore di madre, ha partecipato in maniera tutta particolare alla passione di Gesù, coo­perando intimamente alla salvezza del genere umano. Come Maria, ciascuno di noi si può e si deve associare a Gesù sofferente per farsi, col proprio dolore, parte attiva nella redenzione del mondo, da Lui operata nel mistero pasquale. (Giovanni Paolo II)



Riflessione
Quando saremo in cielo godremo della gloria di Ge­sù e di Maria; ma mentre siamo in questa valle di lacri­me, dobbiamo contemplare le pene di Gesù e di Maria. La nostra devozione a Maria Santissima si deve sempre riferire al titolo di Addolorata. Maria soffrì in compa­gnia del suo Gesù, ne condivise le pene, ne bevve il ca­lice amaro... Quando sulla croce chinò il capo e spirò, allora la misura del suo dolore giunse alla pienezza e traboccò.

(Padre Annibale)



Preghiera
O Padre, che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce, hai voluto presente la sua Madre Addolorata: fa' che la santa Chiesa, associata con lei alla passione del Cristo, partecipi alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
O Santissimo Cuore di Gesù, non mi negare la gra­zia che ti domando. lo non mi allontanerò finché non mi avrai fatto sentire quelle dolci parole: lo sono la tua sa­lute; lo voglio, sii guarito! E come potresti venirmi me­no tu che a tutti fai grazie? Come rigetterai le mie sup­pliche tu che così facilmente ti lasci muovere ad esau­dirle?

O Maria, la più dolce di tutte le madri, per il tuo Cuore così affettuoso e compassionevole, parla a Gesù per me, ed ottienimi la grazia che ti domando con tanta fiducia. Cuore di Maria, aiutami! Cuore di Gesù, esaudi­scimi! Amen. (Padre Annibale)

Cuore di Gesù, vita e risurrezione nostra, abbi pietà di noi.

Regina dei martiri, prega per noi.





DOMENICA
LA GIOIA
La Sacra Scrittura
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Voi sarete afflitti, ma la vo­stra afflizione si cambierà in gioia (Gv 15, 11; 16, 20).



L'insegnamento della Chiesa
Cari ammalati, chiamati in questo momento a soste­nere una croce più pesante, attraverso la vostra sofferen­za siete in modo particolare vicini a Cristo. Che Cristo sia sempre la vostra forza nel dolore, Egli che per la sua passione e la morte sulla croce ha redento il mondo. Fratelli e sorelle sofferenti, noi siamo i vostri debi­tori. La Chiesa è vostra debitrice e il Papa pure! Pregate per noi. Eleviamo anche noi al Signore il «Magnificat», che è il canto della speranza di tutti i poveri, i malati, i sofferenti del mondo, i quali esultano di gioia perché sanno che Dio è accanto a loro come Salvatore.

Allora insieme alla Vergine Santissima vogliamo proclamare: «L'anima mia magnifica il Signore» e vol­gere i nostri passi verso Gesù Cristo, che è lo stesso ieri, oggi e per sempre!

(Giovanni Paolo II)



Riflessione
La croce ha delle gioie segrete... Siate certi che le gioie che scaturiscono dalla croce superano qualunque falsa gioia del mondo; i sacrifici fatti per piacere al Sommo Bene, per santificarsi e per guadagnargli anime, contengono una gioia, una consolazione che supera ogni intendimento.

Assai fedele è Dio che vi ha scelti. Egli vi invita a portare la sua croce, ve la pone egli stesso sulle spalle, qualche volta ve la rende più pesante per farvela meglio sentire: ma se gli siete fedeli, egli saprà comunicarvi quelle consolazioni, quel gaudio, quella pace, che sono l'anticipazione del premio eterno. (padre Annibale)



Preghiera
Dio onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti, sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell'umanità soffe­rente, perché tutti si rallegrino di avere ricevuto nelle lo­ro necessità il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen. (dal Messale Romano)



Offerta e intenzione
O Gesù, consolatore dolcissimo dei bisognosi e dei sofferenti, solo in te ho posto la mia fiducia, sicuro di non restare ingannato. Benefattore supremo, tu tutto puoi. Per noi sei l'amico più tenero e fedele, il solo vero amico.

Non permettere che io perda una persona così cara! Concedi la grazia alla mia fede e presto mi sia dato di vedere rifiorire in salute chi, per mio mezzo, si rivolge alla tua infinita clemenza. Amen. (padre Annibale)

Cuore di Gesù, sorgente di ogni consolazione, abbi pietà dí noi.

Maria, causa della nostra gioia, prega per noi.



continua....


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03/09/2009 13:39

Supplica al Cuore di Gesù (per chiedere la grazia della guarigione)

Non ci negare, o Santissimo Cuore di Gesù, la gra­zia che ti domandiamo. Non ci allontaneremo da te, fin­ché non ci avrai fatto ascoltare le dolci parole dette al lebbroso: Lo voglio, sii guarito (Mt 8, 2).

Come potresti venirci meno tu che fai grazie a tutti? Come rigetterai la nostra supplica tu che così facilmente esaudisci le nostre preghiere?

O Cuore, fonte inesausta di grazie, o Cuore che ti sei immolato per la gloria del Padre e per la nostra sal­vezza; o Cuore che hai agonizzato nell'orto degli ulivi e sulla croce; o Cuore, che, dopo spirato hai voluto fossi aperto da una lancia, per restare sempre aperto per tutti, specialmente per gli afflitti e i tribolati; o Cuore adora­bilissimo che sei sempre con noi nella Santissima Euca­ristia, noi, pieni di grande fiducia alla vista del tuo amo­re, ti supplichiamo di concederci la grazia che desideria­mo.

Non guardare i nostri demeriti e i nostri peccati. Guarda gli spasimi e le sofferenze che hai sopportato per nostro amore.

Ti presentiamo i meriti della tua Santissima Madre, tutti i suoi dolori ed affanni, e per suo amore ti chiedia­mo questa grazia, sempre però nella pienezza della tua divina volontà. Amen. (Padre Annibale)



Supplica di una persona inferma al Santissimo Nome di Gesù
O Nome Santissimo di Gesù, ti adoro come Autore di ogni salute spirituale e corporale, al quale, abbattuto come sono dall'infermità, ricorro fiducioso per ottenere la guarigione.

O Gesù, se ciò piace al tuo divino Cuore, donami anzitutto una nuova vita con la guarigione spirituale, di­struggendo in me ogni peccato e ogni radice di peccato; donami nuovo spazio di penitenza anche con il prodigio della mia guarigione corporale. Ora, sia che ottenga o no la sperata guarigione, prometto di ricominciare una nuo­va vita tutta dedicata al tuo servizio, tutta intenta a cre­scere nel tuo amore.

Donami, o Gesù, la doppia guarigione dell'anima e del corpo, perché tu, o Nome divino, sei l'Autore di ogni salute, l'Operatore di ogni prodigio, il Dispensato­re di ogni consolazione.

All'implorata duplice guarigione, unisci, o Gesù, l'abbondanza delle tue divine grazie, perché io sia fede­le e costante nell'eseguire, fino all'ultimo respiro della vita, quanto qui prometto.

Con queste disposizioni, che intendo mettere nella tua divina volontà, o Gesù, e con la fiducia nel tuo No­me Santissimo che può darmi e salute e santità, imploro la potente intercessione della Santissima Vergine Maria, degli Angeli e dei Santi.

Amen. (Padre Annibale)



Al Nome Santissimo di Gesù (per ottenere la grazia della guarigione)
O Gesù adorabilissimo, immensamente fiduciosi nel tuo Santissimo Nome, che significa Luce, Via, Verità e Vita, noi ti supplichiamo: ridona nuova vita a questa persona inferma, risanandola dall'attuale infermità che la travaglia ed abbatte. Amen.

Eleviamo inni di lode al tuo Santissimo Nome, o Gesù Sommo Bene, perché hai guarito amorosamente migliaia e migliaia di infermi da qualsiasi malattia du­rante i tre anni della tua vita pubblica.

Per il tuo Santissimo Nome, che commuoveva tutte le città e tutti i cuori, guarisci pietosamente questa per­sona inferma che confida nell'onnipotenza di questo No­me divino. Amen.

Si avverino su di noi le tue divine promesse, o Gesù dolcissimo, che dicesti: Finora non avete ottenuto nulla perché non avete domandato nel mio nome; domandate nel mio nome e in verità vi dico che ciò che domandere­te nel mio nome ve lo concederò (cfr. Gv 16, 23-24). Noi con viva fede nelle tue divine promesse, ti sup­plichiamo: per i tuoi divini meriti, per la carità del tuo divino Cuore, guarisci questa persona inferma per la tua gloria e il suo maggior bene. Amen.

O Gesù, Nome soavissimo, tu sei la salvezza di chi ti invoca. Per questo nome divino, fa', o Gesù, che que­sta persona inferma, che ti invoca con quanta fiducia gli è possibile, ottenga la desiderata guarigione a gloria del tuo adorabilissimo Nome. Amen. (Padre Annibale)



Preghiere di ringraziamento (per l'ottenuta guarigione)

1. Sia santificato il tuo nome.

O Gesù, Medico divino dell'anima e del corpo, dall'intimo del cuore ti rendo grazie per l'ottenuta guarigione, che io attribuisco alla potenza del tuo divino Nome. Questo Nome santifichi tutte le anime e tutti i popoli lo lodino e lo esaltino in terra, come lo lodano e lo esaltano gli Angeli in Cielo. Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

2. Sia santificato il tuo nome.

O Gesù, che sei la vera vita e l'Autore di ogni salute, non voglio cessare di sciogliere inni di continui ringraziamenti e suppliche, perché il tuo Santissimo Nome sia sempre e da tutti, in ogni luogo, lodato, benedetto ed esaltato. Fa', o amabilissimo Gesù, che sia luce ai peccatori; coraggio ai deboli; fervore ai predicatori; zelo ai missionari; pazienza ai sofferenti; purità alle vergini; attrattiva ai bambini; ricchezza ai poveri; virtù, zelo e santità a tutti i tuoi ministri; amore per coloro che ti cercano. Padre nostro, Ave Maria, Gloria.

3. Sia santificato il tuo nome.

Grazie, o mio Dio! Il tuo Nome mi ricorda tutti i misteri del tuo amore. Ma mentre ti rendo grazie per la guarigione, sento il bisogno di considerare che la morte mi è stata rimandata perché meglio profitti del tempo di conversione che mi concedi, o Signore, e mi prepari a ben morire.

Ora dunque ti invoco, o Santissimo Nome di Gesù, come aiuto per una morte santa.

Ti supplico per me e per tutti, che, dopo avere onorato con una condotta veramente cristiana il tuo adorabile Nome in vita, possa essere questo Nome divino sicura salvezza in morte, pronto ed efficacissimo suffragio in purgatorio, e felice ingresso nella eterna Patria.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria.



Gesù buon samaritano
È giusto lodarti e ringraziarti, Padre santo, Dio onni­potente ed eterno, in ogni momento della nostra vita, nella salute e nella malattia nella sofferenza e nella gioia, per Cristo tuo servo e nostro Redentore.

Nella sua vita mortale egli passò beneficando e sa­nando tutti coloro che erano prigionieri del male. Ancora oggi, come buon samaritano, viene accanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite l'olio della consolazione e il vino della speranza.

Per questo dono della tua grazia, anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto. Amen. (Padre Annibale)



Preghiere per le vocazioni
AL CUORE DI GESÙ
O Cuore dolcissimo di Gesù,

che avendo detto: «Pregate il Padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe»,

ci hai dato fiducia di essere esauditi

quando questa grande grazia ti domandiamo;

noi, per ubbidire al comando del tuo Divino Zelo, ti supplichiamo perché ti degni di mandare buoni operai alla santa Chiesa e ti indirizziamo, a tale scopo, la più efficace di tutte le preghiere che tu ci hai insegnato. Padre nostro...

O Cuore dolcissimo di Gesù,

che in tutta la tua vita mortale hai cercato sempre la gloria del Padre, degnati di mandare

alla santa Chiesa i buoni evangelici operai,

che con la santità della vita e con le apostoliche fatiche, glorifichino incessantemente il Padre tuo che è nei cieli. Padre nostro...

O Cuore dolcissimo di Gesù, che fosti e sei assetato di anime, per cui non ti contentasti di darti tutto per noi ma lasciasti sulla terra il tuo eterno Sacerdozio per la salvezza di tutti, trai dal tuo aperto costato ministri santi che, pieni di vero zelo, guadagnino a te innumerevoli anime. Padre nostro...

(Padre Annibale)



ALLA SANTISSIMA VERGINE
Cuore dolcissimo di Maria, tu sei, o Madre, la regi­na degli Apostoli, e dalla tua intercessione è venuta ogni vocazione.

O Madre Santa, affrettati a suscitare i buoni Operai alla santa Chiesa, che sono i buoni Sacerdoti.

Affrettati con quella stessa premura con cui ti recasti in casa di Elisabetta per portarvi Gesù e tutte le grazie. Affrettati a visitare la santa Chiesa e arricchiscila di buoni evangelici Operai che portino Gesù in tutti i cuo­ri, che guadagnino a Gesù tutte le anime, per tutti i seco­li dei secoli. Amen. (Padre Annibale)



Preghiera per chiedere grazie al Signore per intercessione di Padre Annibale
Cuore divino di Gesù,

che hai scelto il Beato Annibale Maria Di Francia ad essere l'apostolo della preghiera per le vocazioni e lo hai colmato di tanta carità da renderlo Padre degli orfani e dei poveri, donami la forza di imitare il suo esempio e le sue virtù, e concedimi, per sua intercessione, la grazia... che desidero..

Fa' che. tutto riesca per la tua gloria e a maggior bene dell'anima mia. Amen.




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